Rock in Roma, Gigi Dag, anche tu ci sei mancato!

da | Lug 4, 2024 | #Cromosomiintour

Dopo uno stop dovuto ad un periodo complesso di malattia, Gigi torna in consolle con l’intenzione di farci ballare ed emozionare al tempo stesso e ci riesce benissimo. Due ore di fuoco con un instancabile Gigi D’Agostino che balla, si lascia andare, gioca, ma soprattutto, suona.

“Quanto mi siete mancati”: è così che Gigi D’Agostino, o più semplicemente il nostro Gigi Dag, apre il trionfale live del 3 luglio al Rock in Roma.

Le persone presenti sono davvero molte, l’energia è palpabile e tra il pubblico possiamo individuare proprio tutte le generazioni. Sì, perché lo ricordiamo, questo artista vanta una carriera lunga di più di trent’anni, iniziata da fine anni ‘80 e proseguita fino ad oggi, mentre ci conferma ad ogni secondo che passa di essere ancora il Capitano indiscusso. 

Dopo uno stop dovuto alla pandemia e ad un periodo complesso di malattia, combattuta con grande tenacia, Gigi torna in consolle con l’intenzione di farci ballare ed emozionare al tempo stesso e ci riesce benissimo. 

Succede che il Capitano infiamma Rock in Roma e lo fa letteralmente. Due ore di fuoco con un instancabile Gigi D’Agostino che balla, si lascia andare, gioca, ma soprattutto, suona. Fiamme alte diversi metri, scintille, fuochi d’artificio, bracciali luminosi programmati ed enormi palloni che volano sulle nostre teste (il tutto senza badare a spese!).

Una grande festa che non fa altro che esaltare l’euforia e la bellezza incontrastabile del momento. Persino quello che vediamo nei ledwall è a tema, perfettamente coerente con l’estetica anni 2000. Al Rock in Roma, Gigi Dag ci riporta indietro di qualche anno, ma non c’è nostalgia: solo tutta la spensieratezza adolescenziale che torna a farci sentire vivi e l’adrenalina della cassa dritta sotto palco. 

Gigi Dag al Rock in Roma è un’emozione chiamata L’Amour Toujours

Il nostro king della musica dance è senz’altro tornato con uno show dal sapore internazionale che ci ricorda il perché il suo nome spicchi ancora tra gli artisti italiani più ascoltati al mondo. Da L’amour Toujours, a In my mind, passando per La Passion, Bla Bla Bla e Shadows Of The Night, il suo ultimo lavoro, l’artista mixa sapientemente i suoi brani più iconici e altre tracce non sue, ma comunque provenienti da quello stesso periodo magico, come ad esempio “Eins, Zwei, Polizei” o “The Riddle 2K16”, “Le radici ca tieni” o la colonna sonora de Il Gladiatore, ed il risultato è indimenticabile. 

Quando è il momento di L’Amour Toujours, tutti sembrano uniti da un unico grande sentimento; sarà che esistono brani che segnano un’epoca e questo è proprio uno di quelli. Dalle prime note, si alzano le mani ed un coro fortissimo si espande ovunque. Anche il terreno dell’Ippodromo delle Capannelle sembra vibrare e scaldarsi: un po’ per i fuochi illimitati che esplodono dal palco, un po’ per il calore dei fan che saltano incontrollati e forse un po’ anche a causa delle frequenze illegali che Gigi D’agostino sta mandando dalle casse.

Si congeda così, sulle note di “We Are The Champions” e quelle di  L’Amour Toujours, mentre manda baci al pubblico e dichiara: “Senza di voi, senza questo noi, io mi sento perso”. Tranquillo Gigi, anche noi abbiamo bisogno di te per non perderci. D’altronde, c’è solo un Capitano!

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