“Requiem for a Pin”: Valerio Lundini e I Vazzanikki, l’odio per le password

da | Lug 2, 2024 | Recensioni singoli

Valerio Lundini ed i Vazzanikki, insieme a Noemi, nel nuovo brano "Requiem for a Pin" ci regalano una chicca dalla comicità surreale, ricolma di critica sociale.

Valerio Lundini ed I Vazzanikki, insieme a Noemi, ci regalano una chicca dalla comicità surreale in Requiem for a Pin. Il nuovo album “Innamorati della vita”, uscito per ADA Music Italy / Warner Music Italy, è un vero e proprio manifesto dell’ironia e del sarcasmo.


Lundini ed i Vazzanikki richiamano il filone comico-musicale italiano, sulla scia di grandi come gli Squallor o Elio e le Storie Tese.

Requiem for a Pin, con Noemi, è il brano conclusivo dell’album e si configura come un flusso di coscienza dissacrante e caotico.
La forza comica di Valerio Lundini risiede proprio nella sua capacità di evidenziare l’assurdità del quotidiano in modo scanzonato ma razionale.
Andando un po’ più a fondo, si comprende infatti che“Requiem for a Pin, nonostante la sua apparente leggerezza, è uno spaccato realistico sul caos della vita odierna – troppo dominata da password ed identità non più umane ma digitali. 

Con il loro stile cinico ed a tratti nosense, Lundini ed I Vazzanikki descrivono con sarcasmo tagliente il modo in cui ogni azione online è monitorata.
Il titolo stesso, Requiem for a Pin, riflette perfettamente l’ironia del brano.
Una messa per i defunti dedicata a qualcosa di banale come un PIN, esemplifica la disparità tra l’importanza data alle questioni digitali e la loro reale rilevanza.
Nonostante questo, il senso di paranoia è condiviso ed è reale.
È un dato di fatto che le nostre vite siano diventate una serie di log-in e verifiche.

Paradossalmente, la ricerca di sicurezza e privacy ci ha privato proprio della sicurezza e della privacy stessa. In Requiem for a Pin, il focus è posto sull’impellente necessità umana di interfacciarsi con un mondo che si prende tutto senza dare nulla in cambio. Una critica sottile ma potente mossa verso la dipendenza da quell’incubo che è la burocrazia digitale.

Musicalmente, Requiem for a Pin si apre con una melodia che ricorda un vero e proprio requiem.
Ogni strumento è stato ragionato per creare un’atmosfera ironicamente solenne. Pianoforte e archi sono lo sfondo della voce monocorde, annoiata e a tratti esasperata di Lundini, che enfatizza l’intero pezzo. La voce graffiante di Noemi, invece, si presta perfettamente all’ironia destabilizzante del brano, aggiungendo la ciliegina sulla torta.

Valerio Lundini ed i Vazzanikki assieme a Noemi sono riusciti in Requiem for a Pin a combinare abilmente musica e comicità, offrendo una critica pungente ma divertente. Un esempio brillante di come la musica non sia soltanto musica e di come, tolta la metafisica, possa diventare un mezzo di comunicazione realmente potente.

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