In questi giorni stanno tutti scrivendo che gli PSICOLOGI sono tornati ma la verità è che non se ne sono mai andati. E i fan lo hanno sempre saputo. 

Quando a luglio dello scorso anno, durante l’intervista a Lil Kvneki, in occasione della sua data romana, gli dissi che all’occhio dei più attenti non erano passate in sordina diverse leggerezze che i due componenti degli Psicologi avevano pubblicato in merito a un imminente ritorno, mi rispose:

“Mh, coincidenze.” 

O almeno, è quello che riportai. Fatto è che il fuori onda -e ancora ne ho un ricordo vivido- fu: 

“Fratè, mi raccomando, sull’ultima domanda vago per favore.”

PSICOLOGI: DAJE GAS!

GAS è il loro nuovo singolo e non rappresenta di certo un nuovo inizio ma anzi la consacrazione di un duo generazionale (Lil Kvneki e Drast) che ha scombinato piani e regole; della quale mai si è avuta l’impressione che fossero già arrivati alla fine, alla soluzione. 

GAS è una canzone in perfetto stile PSICOLOGI, in grado di scardinare il racconto con indizi subtematici musicali tra profondità del campo e dialogo fra parti.

Le due personalità, tutt’altro che ermetiche, hanno affilato la punta della loro penna migliore per presentarci una canzone drammatica dove tutto si ferma, si contempla e stupisce. 

Nella musica degli PSICOLOGI non ho mai avuto la percezione che l’attenzione estetica fosse posta esclusivamente sulla melodia, quanto invece sul motivo prospettico alternativo.

Insomma, giusto per scomodare due benpensanti d’epoca passata: anche Hanslick, riferendosi a Brahms sosteneva che le sue composizioni erano davvero bellissime ma che una melodia, in fondo, ce la poteva anche regalare. 

Il fatto è che così come succedeva in Brahms, e in pochi artisti moderni, tra i quali gli PSICOLOGI, la melodia non è tutto. Ma anzi si cerca di evitare il concetto di melodia andando alla ricerca della relazione che c’è tra il ritmo, il colore musicale e le soluzioni melodiche senza epilogo. 

Grazie anche al lento processo tematico che vuole sfuggire ad una chiusa generale, gli PSICOLOGI continueranno a regalarci canzoni che sanno raccontare generazioni senza retorica e disillusione.