Gli Stunt Pilots in Santeria a Milano: è subito irruenza musicale

da | Gen 27, 2024 | #Cromosomiintour

di Serena Palmese La summa di una serata che celebra gli Stunt Pilots è forse riassunta in un cartellone di una fan che finisce poi, durante lo show, tra le braccia di Zo Vivaldi voce della band e che recitava “Stunteria”. Prima data sold-out del mini-tour degli Stunt Pilots che si sono classificati secondi nell’edizione 2023 di X-Factor. I […]

di Serena Palmese

La summa di una serata che celebra gli Stunt Pilots è forse riassunta in un cartellone di una fan che finisce poi, durante lo show, tra le braccia di Zo Vivaldi voce della band e che recitava “Stunteria”.

Prima data sold-out del mini-tour degli Stunt Pilots che si sono classificati secondi nell’edizione 2023 di X-Factor. I tre cavalieri del rock – Zo, Moonette e Farina – sono tre conduttori rock d’eccezione e lo dimostra un live armonioso di tutto rispetto.

Freschi del loro secondo posto a X-Factor 2023, gli Stunt Pilots iniziano il loro primo tour nei club, approdando alla Santeria Toscana 31 di Milano. Si vola e non a bassa quota!

La serata comincia con un artista emergente della musica elettronica milanese, Dolce Dormire, che dimostra tutt’altro che l’inesperienza di chi è alle prime armi. Il giovanissimo si diverte, tiene bene il palco e fa dei suoi musicisti due pilastri a cui appoggiarsi. Poi è il loro turno, quello dei piloti acrobatici che tutto riescono tranne che tener tranquilli i passeggeri!

Il termine Stunt Pilot significa proprio pilota acrobatico ed è quello che fanno i ragazzi sul palco senza mai smettere di virare, saltare e battere i tamburi. Con Imma Stunt , il brano più ascoltato su Spotify di X Factor 2023, i piloti acrobatici si liberano delle paure per dare voce ai loro desideri: esibirsi solo in inglese, essere un corpo che tutt’uno si muove senza forza di gravità è un vero proprio atto di coraggio e di sfida. 

La cifra stilistica di una band, quella dei tre ragazzi riunitisi a fare musica a Milano da direzioni diverse, è quella che si evince in un percorso senza ostacoli durante l’ultima edizione di X Factor e che li ha condotti fino alla finale. Una personalità tale da incidere nell’identificazione di inconfondibile stile su ogni brano, ogni assegnazione arrivata anche da mondi musicali apparentemente lontani. Un groove fatto di sonorità heavy e indie, un rock che trova l’alta ispirazione da influenze blues e RnB. 

La curiosità della serata milanese, nonché del vero e proprio battesimo live per il trio era davvero tanta, perché prima o poi tocca un po’ a tutti dimostrare quanta differenza c’è tra un mondo “fatato” costruito di effetti scenici e supporto sonoro dato da un talent rispetto a un live tutto tuo in un club.

Gli Stunt Pilots hanno colmato egregiamente questo gap dimostrandone gli echi di performer di palco eccellenti. Il filo che li unisce è sempre e comunque la necessità di rompere il percorso determinato dal pilota automatico che è la causa tante strade perse e di spreco di potenziale.

Qualche piccola, iniziale indecisione in riverberi audio di un palco molto piccolo ma la qualità strumentale e vocale è altissima, canzone dopo canzone questa band è cresciuta nell’esecuzione e nella dimestichezza di una waves che ha agitato gioiosamente le circa 500 persone presenti del sold out della serata. Una scaletta costruita sapientemente nel mood sonoro composta da alcune cover suonate anche nel loro percorso di talent e alcuni brani estratti dal loro Ep Dirty Laundry.

Oltre un’ora di concerto in cui si sono alternati performare con l’amico Juice e la loro Confetti, tra l’avvolgente voce del cantante ma anche assoli di batteria e di basso, incroci di chitarre distorte e viaggi di hyperpop e rock molto duro, dalle tonalità quasi grunge che sembra provenire da Manchester o dalla California e che poco sembra rivalersi alla musica contemporanea e italiana. Una sorta di sfida ai canoni da classifiche della band con quel suono puro e tanti pezzi in inglese, una provocazione in dotazione a chi ha così tanto talento. Nell’attesa di un futura risposta del nostro paese alla riscoperta di un nuovo suono possiamo dire che la prima sfida, quella del live, è sicuramente viva. 

Ma comunque, le band che rimangono anarchiche hanno un modo speciale di farsi strada tra il mainstream. Il tour porta proprio il nome di (the TAKEOFF) ERA, ma più che una partenza, il concerto è sembrato un arrivo su un altro pianeta.

Non avevamo dubbi sull’irruenza autentica di questi ragazzi, ma nella loro versione live più pura è chiaro che ne sentiremo parlare ancora per molto. Piloti acrobatici matti. Bello, e ci vivrei pure.

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