TYMAH: il nuovo album di Forse Danzica parla di un’intera generazione

da | Nov 29, 2023 | NUOVE PROPOSTE

Da venerdì 17 novembre è disponibile su tutte le piattaforme digitali TYMAH, il nuovo album di Forse Danzica. È la prima parte di un progetto che comprende due volumi, il secondo in uscita nei primi mesi del 2024. Tutto nasce nel 2020 a Bergamo e continua con Matteo (Forse Danzica) che decide di trasferirsi a […]

Da venerdì 17 novembre è disponibile su tutte le piattaforme digitali TYMAH, il nuovo album di Forse Danzica. È la prima parte di un progetto che comprende due volumi, il secondo in uscita nei primi mesi del 2024.

Tutto nasce nel 2020 a Bergamo e continua con Matteo (Forse Danzica) che decide di trasferirsi a Milano l’anno successivo, dove inizia la sua collaborazione con Studio Cemento e con Believe. Nel 2022 viene pubblicato Lunaire, di matrice indie e cantautorale, con influenze elettroniche e, sempre nello stesso anno, Matteo comincia a lavorare su Toman, (TYMAH). Tutti i brani sono scritti in collaborazione con Armo (Marco Boffelli) e i due, dal vivo, suonano accompagnati da Omar Ghezzi e Francesco Tribbia Azzola.

TYMAN è un disco caratterizzato da influenze mai espresse fino a questo progetto, quelle post rock e post metal, oltre ad una ricerca sonora che ha privilegiato arrangiamenti costruiti su intrecci di chitarre acustiche e sintetizzatori. Il filo conduttore dei sette brani che compongono il disco è esprimere cosa si prova davanti al deragliamento, parlare delle conseguenze derivate dalla perdita o dalla totale assenza di binari, ma anche raccontare l’accettazione di questo smarrimento.

Deraglia nel mio petto un treno che non so
E poi mi dimentico di me, di te, di noi
Per dar di matto in mezzo al traffico

Padania paranoica

L’album trae ispirazione dalla vita dell’artista

In particolare, i suoi continui accenni alla Transiberiana fanno riferimento al fatto che voleva recarsi lì, per quello che credeva sarebbe stato il viaggio della sua vita, fino a quando diverse vicende accadute nel 2022 hanno cambiato tutto.

La fine di un amore, il panico rispetto a quello che stava succedendo nel mondo, una serie di problematiche irrisolte mi hanno portato ad affrontare la più pesante crisi depressiva e identitaria che penso di aver mai incontrato fino ad ora, in cui non avevo nessun desiderio se non stare nel letto il più tempo possibile.

Sono vicende, queste, estremamente reali e, sebbene facciano riferimento all’esperienza personale dell’artista, non è difficile immaginarle nella vita di ognuno di noi. Forse Danzica, infatti, come altri artisti della sua generazione, ha dato voce ad un sentimento che non è poi così estraneo al pubblico. Ci siamo tutti sentiti smarriti di fronte ad un amore perduto, ad un futuro incerto dovuto alla pandemia o alla paura di cosa una guerra potesse significare per il mondo intero.

L’album tratta quindi temi che caratterizzano un’intera generazione, che può facilmente ritrovarsi nelle parole di ogni canzone.

Dal senso di abbandono e solitudine di Transiberiana, al tentativo di Padania Paranoica di ricordare che la nostra vita è importante anche se nulla in confronto alla grandezza dell’universo, Forse Danzica riesce a creare una connessione con chi l’ascolta, servendosi di un tipo di scrittura e di musica che riesce a distinguersi da quella degli altri.

L’artista rende la sua esperienza personale e il periodo di sospensione della sua vita, dovuto anche al fatto che la meta a lungo desiderata diventava irraggiungibile a causa delle vicende recenti, le fondamenta del suo nuovo album. Ha reso quel sogno il simbolo di ciò che stava provando.

Non ci resta altro che aspettare il secondo volume di questo progetto per sapere cosa Forse Danzica ha ancora da raccontare e ingannare l’attesa con l’ascolto di TYMAH.

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