“Tokyo”: il biglietto di Gaia per perdersi

da | Nov 11, 2023 | Recensioni singoli

Difficile non perdersi a Tokyo, capitale del Giappone, immensa, vibrante e ricca di stimoli. Metropoli dove le cose da fare sono mille, la lentezza non è contemplata e la notte non dorme mai. Scritto insieme a Drast ,che ne ha curato anche la produzione con Golden Years, Tokyo di Gaia non parla di grandi città piuttosto di grandi sconvolgimenti.

Avete presente il “puoi fuggire ovunque, le cose non cambiano finché a cambiare non sei tu”? Ecco, Tokyo è l’invito di Gaia ad infrangere la monotonia. A rendere caos l’equilibrio, uscire dagli schemi, rompere le regole per aggiustarsi.

Perché perfino l’immensa capitale del Giappone può diventare un banale e soffocante paese di provincia, se prima Tokyo non la costruiamo dentro noi.

Vi siete mai ritrovati fuori da un locale a parlare con uno sconosciuto dimenticando per una notte la forma nella quale siete incasellati ogni giorno? Quella forma che a volte vi sta così stretta da desiderare solo che i suoi contorni diventino un po’ più sfumati.

Spesso ci si sforza ad essere quadrati con i lati perfettamente precisi, ma nel silenzio di una stanza si torna acqua che scorre incessante in un letto privo di argini. Acqua che vuole ancora modellarsi, adattarsi a nuovi recipienti, inondare quel perimetro così definito.

Se Pirandello parlava del contrasto tra la forma e la vita, Tokyo è il dialogo tra due persone che per un attimo scelgono di essere vita, di rimanere acqua. Due quadrati che abbandonano quell’apparente identità che sono costretti a mostrare ogni giorno.

E chiudo gli occhi che stanotte voglio perdermi
Vuoi convincermi? Voglio crederti

Tokyo è anche un dialogo con sé stessi. Una voce rassicurante sussurrata all’orecchio che ripete “puoi farlo, hai tempo” e che continua ancora: “puoi prendere quel treno sbagliato, puoi ballare fino a tarda notte, puoi nuotare senza niente addosso. Hai tempo per perderti”. Per capire che se quel quadrato soffoca così tanto, non è necessario per forza abitarlo. C’è tempo per perdersi e, dunque, riscoprirsi.

Leggevo un libro della Despentes ieri e una frase ha particolarmente attirato la mia attenzione. Ve la lascio perché racchiude in semplici righe l’essenza di questo brano “Ho voglia di far saltare tutto. Ho voglia di deviare di non essere affidabile. Decisamente, meglio crepare che fare yoga.”

Se lo yoga è per eccellenza la disciplina dell’equilibrio, allora Gaia invita a non praticarla.
L’attesa è poca: l’artista italo spagnola è stata scelta per aprire i concerti del tour “Elodie Show 2023” nei principali palazzetti delle grandi città.
Pronti a perdervi con lei sulle note di Tokyo?

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