I Management, meravigliosamente imperfetti come noi

da | Ott 30, 2023 | #Cromosomiintour

I Management salutano il lungo tour indoor di Ansia Capitale con l’ultima data a Milano, in un Arci Bellezza sold-out e prontissimo ad un abbraccio collettivo. I Management a Milano, finalmente Per la prima volta riesco ad incrociarli a Milano, nella città dove, più delle altre, il termine Management è associato a concetti molto meno […]

I Management salutano il lungo tour indoor di Ansia Capitale con l’ultima data a Milano, in un Arci Bellezza sold-out e prontissimo ad un abbraccio collettivo.

I Management a Milano, finalmente

Per la prima volta riesco ad incrociarli a Milano, nella città dove, più delle altre, il termine Management è associato a concetti molto meno artistici, molto più noiosi. Un po’ in controtendenza con tanti altri artisti, i Management si fanno trovare più spesso al centro che al nord, lasciandoci con un’attesa un po’ più lunga per le loro feste e un cielo un po’ più grigio senza le loro grida di sfogo.

Non nascondo che ne avevo bisogno. In una città che ti dà tantissimo ad un prezzo altissimo, una città che ti eleva prosciugandoti, i Management sono una necessità sociale.

In mezzo a chi ci vuole sempre al top (nel bene e nel male), i Management ci gridano addosso che andiamo benissimo come siamo, che l’ozio e i vizi nelle giuste dosi valgono quanto le virtù e che, in fondo, non ci manca nulla.

Un unico cuore

Non sempre trovo ai concerti un rapporto così stretto, intimo e penetrante tra chi è sul palco e chi sta davanti. Lo scambio reciproco di energia crea un vortice travolgente e profondo, fatto di umanità in tutta la sua meravigliosa imperfezione. 

Forse la chiave per comprendere i Management e tutto l’amore che si trovano intorno in tutta Italia è proprio questa: l’imperfezione e la sua celebrazione. Celebrare l’imperfezione significa celebrare gli esseri umani nei loro tratti più puri: restarne indifferenti non è contemplato

Impossibile restare indifferenti nemmeno ad Iperfelice, quando sul palco i Management vengono accompagnati da un Mobrici in ottima forma in attesa del suo concertone del 30 novembre all’Alcatraz. (Ps: trovate qui la puntata del nostro Podcast che lo vede protagonista).

Parlare delle canzoni dei Management mi sembra superfluo: i loro testi affilati e crudi sono bravissimi a farsi capire da soli; ogni mia parola aggiuntiva non arricchirebbe in alcun modo il loro significato.

Mi limito allora ad estrapolare qualche verso che possa farveli comprendere meglio, nel caso non li aveste mai sentiti, o a farveli amare alla follia, nel caso in cui evidentemente non li aveste ancora ascoltati abbastanza.

Però mi piace ricordare
Forse mi piace più di vivere

Ho bisogno di urlare, di lasciarmi stare
Ho bisogno di credere in un dio personale
Sennò impazzisco
Sennò impazzisco
Per tutte le volte che ho detto di sì
Quando non esisto

Il suo compagno è il sangue
I tagli sulla pelle
E molto spesso l’odore
Di un uomo qualunque
Col suo corpo fa tutto
Gode e si fa di brutto
Ma un momento di gioia
Un momento di gioia le sembra un furto

Non ho smesso mai di cercarli
Dammi solo un indizio
Dimmi se stanno piangendo
Andrò in un posto dove sta piovendo
Forse li trovo lì

Aveva il freddo dentro
Il freddo che ti ghiaccia le mani
E non credeva più all’amore
E non voleva un angelo custode

Io che passo la vita ad inciampare
Tra le mie domande e le mie paure
E io farei di tutto per vederla ridere
Se potessi sarebbe il mio lavoro

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