LA NOTTE è l’album pubblicato stanotte da Ariete. Dopo Specchio l’artista si prende nuovamente la scena. Un ritorno alle origini, non solo da un punto di vista musicale, ma soprattutto sotto svariati aspetti vitali.
C’è Ariete e c’è Arianna in questi 11 brani che rappresentano LA NOTTE, il meglio possibile del manifesto del Bedroom Pop.
L’evoluzione notturna di Ariete
LA NOTTE è uno di quei lavori che è semplice da incasellare, ovviamente non per banalità dei temi o per la poca complessità artistica, tutt’altro. Semplicemente, nonostante la giovane età, si tratta di un modo di concepire la musica in maniera matura. Ariete possiede e governa al meglio la voce così unica e le basi malinconiche che proiettano l’ascoltatore in atmosfere impregnate di nostalgia e di sentimenti veri.
LA NOTTE vuol dire innamoramento, ma non solo: Ariete in questo album è veramente poliedrica soprattutto nei temi trattati. L’evoluzione dell’artista nel percorso de LA NOTTE è tutto racchiuso nel recupero di una genuinità infantile, del racconto del presente e del nuovo che si staglia su sfondi grigi.
Ariete rappresenta al meglio quei pensieri che affiorano nelle riflessioni notturne e che vengono spesso strozzate nell’imbuto dell’ipocrisia del non detto, ma, soprattutto, del non fatto.
LA NOTTE di un’identità artistica perseguita
LA NOTTE è uno dei lavori più rappresentativi in relazione all’artista che realizza l’album. Una bella prova di personalità, una scelta che potrebbe definirsi politica nel senso più nobile del termine: Ariete c’è ed è la voce di una generazione inespressa, di scelte sbagliate e di un torpore corporeo e mentale che è denotativo.
Quella di Ariete è una scelta di rappresentanza ed è lodevole poiché non ha paura di mettersi a nudo e di trasportare nella narrazione intima e personale l’ascoltatore che, molto probabilmente, vive quel malessere, quella nostalgia e quel racconto così vero. Se la musica deve raccontare tutte le sfaccettature della vita, la politica deve occuparsene; e allora ecco che fare una scelta così personale diventa, inevitabilmente, un marchio di fabbrica e la propria arte diventa atto di forza emotiva.
Ciò che fa Ariete è strabiliante, in particolare se si considera il fatto che l’artista comprende al meglio i confini tra sentimenti, recuperando un’intimità primordiale attraverso emozioni, ricordi e narrazioni di un tempo, presente o passato, ormai andato.
Foto strappate, solo ricordi sbiaditi
Cerco il tuo viso al mattino
Ma so fingere anche di stare bene
Quando non stiamo insieme