L’Olimpico – sogno indie diventato realtà per Gazzelle

da | Giu 12, 2023 | #Cromosomiintour

“È il mio primo stadio” dice Gazzelle, ma sembra un veterano. Persone accorse da tutta Italia per l’artista romano che dal 2017 ci accompagna con brani semplici, introspettivi, un flow lieve quasi etereo, senza disdegnare una sferzata di energia in testi come Fottuta Canzone, Destri, Flavio. La trepidante attesa è stata certamente soddisfatta. Flavio canta […]

“È il mio primo stadio” dice Gazzelle, ma sembra un veterano.

Persone accorse da tutta Italia per l’artista romano che dal 2017 ci accompagna con brani semplici, introspettivi, un flow lieve quasi etereo, senza disdegnare una sferzata di energia in testi come Fottuta Canzone, Destri, Flavio.

La trepidante attesa è stata certamente soddisfatta.

Flavio canta e stupisce, intrattiene con una naturalezza propria dei grandi artisti che, prima di lui, hanno solcato palcoscenici di questo calibro.
Musicalmente perfetto, Gazzelle fa vibrare le corde dell’anima con brani storici che cantava al Monk (noto locale di Roma) quando

“ad ascoltarmi c’erano poche persone”,

e brani degli ultimi album che denotano un miglioramento dell’autore da tutti i punti di vista: testo, intonazione, strumenti.

Un concerto caleidoscopico che ha visto la partecipazione di vari artisti.

Mobrici, Fulminacci, Mara Sattei, Marco Mengoni, Ligabue, questi gli ospiti che hanno fatto esplodere lo stadio con la loro presenza ed attiva partecipazione.
Memorabile l’interpretazione de L’amore conta, con i due artisti che si scambiano alla perfezione in un gioco di luci e suoni.
In alcuni momenti sembrava di essere trasportati in una dimensione fatta di parole e sensazioni. Da ogni nota, da ogni rima, percepibile il suo vissuto, il dolore e l’amore per ciò che fa. Gazzelle ha deciso di far vivere ai suoi fan un’esperienza indimenticabile portando strumenti, voci e personalità a tratti opposte tra loro.
Non importa se davanti 10 persone o decine di migliaia, Gazzelle ha la capacità di creare un rapporto personale con chiunque lo ascolti. Le emozioni che l’artista è riuscito a trasmettere sono state ripagate a pieno dal calore del pubblico, che ha intonato i ritornelli di Quella Te, Tutta la vita, Non sei tu, “Idem”, ma anche dagli ospiti che hanno speso parole di elogio nei suoi confronti.

“L’anno scorso eravamo qui per il mio concerto e pensavi che questo giorno per te non sarebbe mai arrivato, oggi lo stadio è tutto tuo”, dice Mengoni (cfr).

Sarebbero bastati lui, la sua voce ed una chitarra per ottenere un concerto meraviglioso.
Ottime infatti le interpretazioni di Ora che ti guardo bene & Scintille solo voce e chitarra.

Roma. Una casa, una canzone, un sogno.

Filo conduttore nella “favola indie” di questo ragazzo sconosciuto fino a qualche anno fa che lo ha visto esordire e che consacra il suo sogno d’artista. Sempre umile e mai dimenticando le origini, Gazzelle ha ringraziato tutti: la band, i genitori senza i quali, effettivamente, non ci sarebbe stato questo articolo, ed infine tutto il pubblico: “grazie a voi che ci siete dal tempo zero”, dice lui.
Il giorno più bello della mia vita, non lo dimenticherò mai” ha ripetuto più volte.

Forse un po’ inconsapevole di come questo giorno rimarrà impresso nei cuori e nei ricordi di tutti coloro che hanno potuto godere della sua umiltà, equiparabile solo alla sua bravura.

La Playlist di Cromosomi