Benvenuti nel mondo dei Selton. Un mondo sgargiante, ilare, che rende tutto un po’ più leggero e fa librare in aria gli ascoltatori.
Benvenuti è il titolo dell’album, ma è anche il titolo della prima traccia. Un overture che contiene la leggerezza, la contemporaneità, la critica. I Selton intendono la musica come un passaggio nel mondo con una visione critica ma ironica. Di sonorità caraibiche è Sigaretta in Mano a Dio. Un invito ad una vita più lasciva, meno rigida. Un rilassamento che parte dal tono della voce e si propaga in un brain food della base. Andamento latino che porta sulle spiagge di Copacabana. Primo dei featuring in Benvenuti è Margherita Vicario. Karma Sutra è il pezzo che vede la cantante in binomio con il gruppo a tinte verdeoro. Brano che tratta di atteggiamenti che ricadono su terzi ma che derivano da un passato travagliato. Il tutto è trattato con calma serafica con un botta e risposta in cui è Margherita Vicario a dare uno slancio.
Eh, ma l’ho capito solo col tempo
Passato un anno, ancora adesso ti cerco
Colpo di scena
Sei tu la stronza che dice:
“Il problema sono io”
Il tema è il cambiamento nell’amore e l’adattamento. Si parla di Vieni a dormire da me, brano in cui non si tiene conto della geografia fisica, ma solo della geografia sentimentale. Un astrattismo che conferma questo atteggiamento molto frivolo, ma non superficiale, dei Selton.
L’ultimo saluto spetta a I piatti. Si passa dai panni, al gatto, al latte scaduto: un tripudio di cornici quotidiane che sanciscono una fine. La leggerezza di Benvenuti trova riscontro in Campari di musica in cui viene espressamente descritto questo atteggiamento della musica, in cui solo gli argomenti gravi hanno rilevanza. I Selton sono la risposta a questa illogica tendenza. La critica alla stucchevole e alle volte forzata ricerca del tema grave nella musica è perfettamente ridicolizzata in Pasolini. Il peso della musica non è dato solo da contenuti e citazioni masticate e sputate sul pubblico. I Selton questo lo dicono a chiare lettere.
Cos’ha detto? Ho capito
Chi l’ha detto? Condivido
Leggo poco, guardo video
Non mi vanto, sono un mito
E se non so cosa dire, cito qualcuno per non stare zitto
Il featuring più azzeccato di Benvenuti è per forza di cose quello con Willie Peyote.
Fammi scrollare è un pezzo critico verso una società che ha a cuore molto di più i social e la realtà virtuale rispetto alla vita sul pianeta Terra. Una non curanza che viene ben esplicata con il fare pungente del solito Peyote e con lo sprint dei Selton. Estate chiama Priestess risponde. L’ultimo featuring è un omaggio allo storico e monumentale pezzo di Sergio Cammariere, rivisitato e riadattato per l’occasione. Chiude Benvenuti, con classe, Temporeggio, una candida melodia dal ritmo lento. Interessante chiusura per un album che sicuramente può ambire a traguardi alti.
