Il 21 febbraio è uscito Presto il nuovo e terzo album di Generic Animal. Una raccolta di 12 brani che fondono generi diversi, nuove sonorità, testi complessi, che Luca Galizia (in arte Generic Animal @generic_animal ) presenta così sul suo profilo Instagram:
“L’ho scritto in questi 3 anni e lo ha prodotto @fightpausa .
Esce per @latempestadischi e @islandrecords_it .
Ascoltatelo fino a che non lo capite, se lo capite subito allora continuate ad ascoltarlo.
Spero vi piaccia.
Vado a dormire, grazie per avermi aspettato.”
Ho conosciuto l’artista con questo album, in un periodo un po’strano. La città che mi ha adottata si è improvvisamente trovata paralizzata. Persone immobili o in fuga, vittime di una psicosi che ha reso gli esseri umani poco umani. L’ho quindi ascoltato con la testa meno libera e probabilmente anche per questo mi è sembrato che cantasse quello che pensavo.
“Mi viene da vomitare, su sto palco da svenire (..) E non è come l’università, ne sbaglio due, cancello e si rifà.”
(1400 – Generic Animal)
In un momento in cui la lista delle priorità viene ridefinita, mi viene da vomitare. Vengono chiuse le università, e improvvisamente tutto quello che mi è sempre sembrato più grande di me forse non è poi così grande. Se sbagli un esame, puoi rifarlo uno, due volte, e adesso?
“Se questo scherzo dura troppo e poi mi annoio, chiamo mio padre. Fermiamo tutto e andiamo a casa.”
(Scherzo – Generic Animal ft. Massimo Pericolo)
Tornare a casa? Non è la soluzione. Ma questa diventa un’opzione che ti trovi a valutare quando i tuoi genitori ti chiamano tutto il giorno: “Dai, torna qua”.
La situazione non è così grave mamma, ma sono grata di avere persone che in una situazione di gelo mi fanno sentire al caldo.
“Tu da lontano mi sei più vicina
Di questo fottuto cellulare”
(Sorry – Generic Animal)
Quindi dai, manteniamo la calma. Casa è un po’ più vuota, la città un po’ più buia e io ho gli occhi stropicciati, rimango in pigiama. Non esco di casa.
Anche se ragazzi, posso dirvi una cosa? Non sappiamo come andrà a finire tutto questo, è vero. Ma dopo aver preso d’assalto tutti i supermercati, indossato una mascherina e perso 700 euro in Amuchina su e giù per l’Italia; cosa rimane di tutto questo?
“E mi scoccia ammettere che
Ho tanto da imparare, (…) Ci riderò su a fine anno o forse no. Smetterò.”
(Promoter – Generic Animal)
Cosa racconteremo di tutto questo a fine anno non possiamo dirlo, quello che so è che per oggi mi allaccio le scarpe.
“Ti porto a fare un giro
La musica la scegli tu.”
(Scarpe#2 – Generic Animal)
Non nego che il primo giorno non avevo voglia di uscire, e ho mangiato una pizza surgelata (E non lo dico solo per inserire il verso di una canzone, è proprio successo davvero).
Ma per fortuna, in tutta questa confusione c’è e c’è stato qualcuno che mi ha chiesto se ho programmi per domani, che mi cura le ansie, perché appena chiami mi distraggo. E i pensieri pesanti volano via con il vento come deltaplani.
Presto è stata una bella sorpresa in un periodo in cui non ero aperta alle novità. Generic Animal e artisti come Massimo Pericolo, Nicolaj Serjotti e Franco 126, che compaiono nelle collaborazioni del disco, mi hanno fatto apprezzare un nuovo genere. Innovativo e originale, la mia colonna sonora di questo febbraio poco convenzionale.










