Sono tornati, loro sono i Management e lo fanno presentando Come la luna, brano che anticipa l’album in uscita il 13 novembre, Sumo.
Come la luna si è presentato al primo ascolto come un pezzo sincero e profondo che ho ricollegato, fin da subito, per testo e sonorità ad uno di quelli che reputo come uno dei loro migliori pezzi, ovvero Naufragando. Questa volta però Luca Romagnoli ci ha posti di fronte ad una tematica che fino ad ora non avevano mai trattato, o almeno non con questa vicinanza e profondità: la violenza.
Quella che ci ritroviamo ad ascoltare è una storia fatta di immagini, immagini e segni, gli stessi segni che la protagonista del pezzo si ritrova addosso.
Sul volto aveva i lividi, i pugni, gli occhi neri
Sapete, io l’ho scoperto stasera, e forse non è nemmeno vero ma sicuramente poetico, ma l’etimologia della parola amore proviene dal latino e significa “a-mors”, ovvero, senza morte.
Come esattamente ripetuto nel pezzo
se la stringevo forte non pensava alla morte
già, forse l’unico e vero rimedio alla morte è proprio il suo opposto, l’amore.
Ma chi è davvero in grado di dare amore a chi è così abituato a soffrire e a sottomettersi a causa di violenze subite in passato?
Sono ferite che purtroppo no, non scompaiono mai del tutto. Forse come dicono in Come la luna, l’unico rimedio è l’amore incondizionato, l’accettazione,
e non voleva un angelo custode
Sapete, a volte saper imparare di nuovo a fidarsi, a lasciarsi andare, è così difficile; è ammettere di essere ancora in grado di lasciarsi fare del male anche da chi magari non vuole, ma da chi semplicemente ad un certo punto smette di amarti. E’ il rendersi vulnerabili, è il lasciarsi in balìa di qualcun altro. Lasciarsi andare è così difficile, soprattutto quando un dolore profondo ti ha segnato in passato portando con se delle cicatrici che non si rimargineranno mai, perché no, alcune cose non spariscono mai.
La violenza è qualcosa di così terribile che spiegarla è quasi impossibile, eppure i Management ci hanno provato, hanno tentato con tutto il rispetto possibile di trattare questa tematica così delicata e allo stesso tempo così attuale.
“Se esiste ancora la violenza, in tutte le sue forme, in ogni suo genere, è solo perché c’è carenza di cultura. È l’ignoranza che porta a tutto questo, se ci fosse più bellezza, più cultura e più consapevolezza, ci sarebbe meno violenza ed ognuno capirebbe cosa è giusto e cosa è sbagliato”, questa è la frase che forse più mi ha colpito nella spiegazione del brano da parte di Luca Romagnoli. Già, forse è mancanza di cultura, forse è mancanza di apprezzamenti verso la bellezza, verso tutta questa bellezza che ci circonda, che ci porta ad essere violenti verso gli altri, a fare cose inreparabilli, perché alcune cose, come “i vestiti strappati e gli schiaffi sul viso”, non spariscono mai. Alcune cose lasciano dentro solo un freddo che ghiaccia non solo le mani ma anche il cuore e a volte il cervello.
Si resta immobilizzati davanti alla vita, in attesa di quella che sarà la prossima cinghiata, chiusi e pronti a ripararsi dalla prossima violenza, di ogni tipo.
Come la luna si presenta come un singolo finalmente in grado e con la forza di affrontare una tematica così importante. Tutti pronti a parlare di amore, ma cos’è l’amore senza il suo opposto? In fondo il mondo è fondato su terminologie bipolari che si compensano a vicenda, e i Management questa volta hanno deciso di parlaci di voglia di morte, di dolore, di sofferenza e di segni che restano evidenti per tutta la vita e di conseguenza di tutto ciò che può portare di nuovo alla luce quello che è il sentimento più profondo in grado di far muovere il mondo: l’amore.
Non ci si poteva aspettare un ritorno migliore in attesa di Sumo, grazie ragazzi, avete regalato emozioni non da poco e soprattutto non scontate.










