Sidstopia in “Magnolia” ci insegna a mirare alla testa

da | Apr 23, 2025 | Recensioni singoli

Nel suo nuovo singolo, il rapper ravennate consolida le sue tematiche preferite in un rap violento e che non lascia tregua. La scena deve aprire gli occhi, e Sidstopia è qui per aiutarla a farlo. Con le buone e con le cattive. Sopratutto le cattive

Il 18 aprile 2025 è fuori il nuovo singolo di Sidstopia, Magnolia. Il rapper Ravennate ci porta all’interno di un mondo fatto di dissensi confronti e affronti, in una realtà figlia di spasmodiche ricerche al like, al trend del mese e all’appiattimento del tutto. Sidstopia dice no: il suo rap è un pugno in faccia all’industria. In un mondo in cui i numeri contano più dell’identità, Sidstopia è arrivato per mettere un punto alla questione.

Il suo percorso fino a qui

Nato a Ravenna nel 1998 Francesco Zamparelli in arte Sidstopia inizia la sua carriera musicale con la pubblicazione del suo primo mixtape, “Dixtopia”, nel 2016. Arriva alle semifinali di Area Sanremo nel 2018 e si aggiudica il primo premio nel contest “Freschissimo” l’anno successivo. Il suo ultimo lavoro, “Asma”, uscito nel 2023 e versione estesa di “Asma500” dell’anno precedente, ha contribuito a consolidare il suo stile dinamico e la sua penna tagliente ed abrasiva.

Sidstopia ci mette la faccia in Magnolia

Con questo nuovo singolo, preludio di un nuovo entusiasmante progetto, Sidstopia vuole regalarci un momento di riflessione su quello che effettivamente sta succedendo in questa società, con le sue contraddizioni e i suoi finti sorrisi. Inumerevoli citazioni alla cultura pop all’interno del brano: da figure controverse come Andrew Tate, a Minecraft e Keanu Reeves, fino a figure fondamentali della scena hip/hop vecchia e nuova come Big L e Little Simz. Ogni nome serve alla storia, ogni nome aggiunge un pezzo al collage idealistico dell’artista. Arrivare a tutti certo, ma con un identità ed un messaggio chiari in mente.

Sidstopia e il suo rap corrosivo e impattante (sulla produzione di Zywah) vogliono darci un segnale bello forte: l’hip hop è vivo, e non è una creatura in via d’estinzione come fin troppo spesso tendiamo a pensare. Considerata poi l’importanza dei live per l’artista e la lunga esperienza in merito, dalle aperture per Mahmood e Coez fino ad arrivare a Lazza e Mondo Marcio, non ci resta che capire quanto della potenza in studio che ci ha lasciato il brano possa venir portata anche sui palchi. E con un nuovo progetto alle porte e ancora tanta fame di rivalsa, il nostro sembra avere le idee molto chiare sul suo prossimo futuro.

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