Che Vita Di è il nuovo album di VV con cui l’artista ci invita a esplorare le mille sfaccettature della vita, intrecciando esperienze personali e universali. L’album, composto da dieci tracce, non è solo una raccolta di canzoni, ma un vero viaggio emotivo. Attraverso una miscela di sonorità elettroniche, cantautorali e lo-fi, VV costruisce un mondo sonoro che accompagna l’ascoltatore tra luci e ombre, sorrisi e ferite.
L’apertura di Che Vita Di è diretta e tagliente. Graffi è un brano che cattura l’asprezza di una rottura, ma anche la liberazione che ne consegue. Le sonorità mescolano un’elettronica irruente con una vocalità viscerale, creando un contrasto che amplifica l’intensità emotiva.
La seconda traccia dal titolo Ondeggiando è un invito a lasciarsi trasportare dalle incertezze della vita, come onde in movimento. Le melodie fluide e il ritmo rilassato richiamano una serenità instabile, ma accogliente. È una pausa riflessiva che prepara il terreno per le emozioni successive.
La title track è il terzo brano. è il manifesto dell’album. Che Vita Di è un ritratto ironico e spensierato delle sfortune quotidiane. Con un ritornello accattivante e un sound pop solare, VV trasforma anche i piccoli disastri in motivi per danzare e ridere. Una celebrazione della resistenza.
Nostalgia e tenerezza si incontrano in Biglia, un brano che guarda all’infanzia come a un luogo di rifugio e di speranza. Le sonorità intime e minimaliste amplificano il senso di introspezione e l’importanza di continuare a cercare il proprio equilibrio.
Un inno alla lentezza e alla riscoperta del presente lo troviamo in Vita Lenta. Con influenze urban e un testo che celebra i dettagli più piccoli della vita, Vita Lenta è un momento di riflessione che invita a rallentare e a respirare.
La collaborazione con Nashley è uno dei punti forti del disco. Il brano Domani parla dell’incertezza del futuro con delicatezza, mescolando l’energia delle due voci su una base che unisce elettronica e hip-hop. È un brano sospeso tra speranza e vulnerabilità.
VV ci regala anche un brano ironico e tagliente. La settima traccia, dal titolo Fatti Miei, racconta la ribellione contro i legami che soffocano. Il ritmo incalzante e il testo diretto trasformano questo brano in un’esplosione di energia e carattere, rendendolo uno dei pezzi più immediati dell’album.
Nel nuovo album di VV troviamo anche Cemento, brano già uscito come singolo lo scorso novembre. Un’ode malinconica alla vita urbana. In Cemento, VV descrive la solitudine e l’alienazione che si nascondono nella frenesia della città. Le sonorità cupe e il testo evocativo creano un’atmosfera densa, quasi claustrofobica, ma profondamente empatica.
Gli ultimi due brani dell’album di VV ci lasciano una sensazione positiva di speranza. Spina è un abbraccio a chi si sente sopraffatto, un pezzo catartico che dà voce alle difficoltà quotidiane ma offre anche un messaggio di conforto. Il sound dolce ma deciso sottolinea l’importanza di affrontare i giorni più difficili. Il pezzo, Belve Dolci, che chiude l’album è una ballad intensa e ipnotica che racconta l’amore nella sua forma più feroce e curativa. La semplicità strumentale lascia spazio alla voce e al testo, che chiudono il disco con un’emozione indelebile.
Che Vita Di è un viaggio attraverso le contraddizioni del quotidiano, capace di rendere ogni emozione unica e vibrante. VV dimostra di saper giocare con generi diversi, mantenendo però una coerenza narrativa che lega il tutto in modo armonioso. Il lavoro di VV sa intrattenere e far riflettere, dimostrando che anche il caos può essere meraviglioso.