Giovedì 21 novembre, abbiamo partecipato al panel “Attiviamo i creators?” di Off The Records, ciclo di incontri organizzato da Universal Music Italia in occasione della Milano Music Week.
In un contesto in continua evoluzione, come quello musicale, come avvengono le collaborazioni con gli influencer? Quanto è importante una strategia in ambito influencer marketing?
Ne parlano Elena Bressan, Influencer Marketing Coordinator di Universal Music Italia, Scaer, founder di Dekad e JiggyNubel, uno dei giovani creator di riferimento quando si parla di musica, moderati da Filippo Ferrari di Rolling Stone Italia.
Ma come è arrivato l’influencer marketing nell’industria musicale?
Si può associare la crescita dell’influencer marketing nel mondo musicale alla crescita dei contenuti short sui social e in particolare su TikTok. La svolta di questo social è avvenuta nei mesi della pandemia, quando è stato rilevato un boom di download, portando così molti utenti sulla piattaforma.
Per tante persone non particolarmente affini a quello che è l’utilizzo di TikTok, la piattaforma è ancora associata ai balletti e alle challenge tipiche del periodo pandemico, ma TikTok è molto più di questo.
È una piattaforma di discovery, in cui si possono scoprire i trend del momento appartenenti a qualsiasi categoria, dall’editoria fino al food. L’azienda stessa ha attuato diverse operazioni editoriali per distaccarsi da questa concezione (come ad esempio l’essere official partner di eventi sportivi e culturali) e diffondere le nuove possibilità dello strumento.
Con questo grande ventaglio di offerta, il pubblico nel tempo si è ampliato, non solo a livello di numeri, ma anche per fasce d’età proprio perché la varietà di contenuti proposti ha portato molte persone a interessarsi, ma anche creator si vario genere che si divertono a informare e intrattenere.
Scaer ci racconta quanto sia fondamentale distinguere la figura del creator, ovvero la persona che plasma il contenuto e lo crea e l’influencer, che, invece, si collega a qualcosa di già esistente e che sta funzionando, avendo così il compio principale di influenzare le altre persone a compiere un’azione ben specifica.
Jiggy Nubel: una case history di successo
All’incontro con Universal Music Italia, Jiggy Nubel ha raccontato come ha iniziato a fare tutto ciò: a fine 2022 dando sfogo alla sua passione per il basket, ha iniziato a pubblicare format interessanti e che potessero coinvolgere le persone su TikTok, riscuotendo subito un gran successo.
Nel fare questo, è importante avere tanti piccoli obiettivi short che possano portare a una visione più lungo termine.
@JiggyNubel
Elena Bressan racconta quali siano i criteri principali per valutare una collaborazione in ambito influencer marketing, seguendo la regola delle tre R:
- Reach, ovvero il pubblico che il creator può raggiungere;
- Resonance, ovvero l’engagement, quanto i contenuti risuonano e quanto i il pubblico interagisce con essi;
- Relevance, ovvero il fit tra quello che il creator deve promuovere e il suo profilo.
Jiggy Nubel rispettava esattamente questi criteri e così nel 2023 inizia a collaborare con Universal Music Italia. Uno degli esempi che ci racconta è proprio quello del Nameless, in cui aveva il compito di raccontare il Festival a modo suo. Ispirato da creator britannici, decide così di creare un contenuto missione, in cui doveva completarne ben 4: cantare sul palco con Nerissima Serpe, fare un balletto baddie con Anna, cantare “Miu Miu” con Tony Effe e trovare Kid Yugi. Il risultato è stato un contenuto ingaggiante e che ha potuto dare voce alla sua personalità, oltre che alla creatività.
In cosa è stato fondamentale l’influencer marketing in ambito musicale?
Le campagne musicali hanno un grande impatto su TikTok: alcuni suoni caricati sulla piattaforma hanno le potenzialità di diventare virali e quindi conseguentemente di scalare le classifiche. Infatti, ci sono elementi all’interno dei brani che fanno percepire la possibilità che la canzone possa diventare un trend. Tra questi, sicuramente il fatto che l’artista sia già molto attivo su TikTok (come nel caso di Anna, Olly o Tony Effe), ma anche le lyrics e i contenuti lip sync che possono essere facilmente replicabili da chiunque.
Un esempio è stata “Petit Fou Fou” di Anna feat Rhove, in cui la parte della canzone “Mi sono portata le ciabatte di cambio perché so già mi faranno male i tacchi” è andato super virale portando la canzone in vetta alle classifiche, non solo di TikTok, ma anche delle piattaforme di streaming.
Queste campagne, dunque, vengono realizzate per far scoprire il brano e spingere gli utenti ad ascoltarli e l’aiuto dei creator e influencer può notevolmente agevolare questo processo, grazie a contenuti autentici e coinvolgenti, amplificando il messaggio degli artisti e la scoperta della loro musica.