Crescere non è mai facile o, per lo meno, come si immagina da adolescenti. I rovere si sentono solo passanti guardando Bologna, i sogni ed i progetti con quegli occhi lucidi con cui hanno costruito castelli che, affrontando la realtà, possono crollare.

Essere passanti é un rito necessario

Raggiungere i trent’anni, poi, è sempre un rito di transizione, da passanti appunto. Né troppo piccoli ma nemmeno troppo grandi, è quella fase in cui ci si sveglia e non si sa se guardare indietro o in avanti. O meglio, si vorrebbe rimanere nel mezzo ma non si può.

Paura di fare un salto nel vuoto e voglia di stravolgere tutto. Se si potesse descrivere con una semplice frase questo sarebbe senza dubbio il fil rouge del nuovo singolo. Infatti, passanti rilasciato venerdì scorso dai rovere, ci travolge in una spirale di rivoluzione in cui un po’ tutti sentiamo di farne parte.

Adesso che ho trеnt’anni
la mia vita è come quella degli altri
mentre fingo di dimenticarmi
di quella casa a Malibu che non ho
pensavo di ambientarmi
di colmare i vuoti con i calmanti
ma avrei voglia di prendermi a schiaffi
di guardare da lontano i passanti

Nelson e i rovere ci regalano, quindi, un brano in cui buttano giù tutte le pare dei millenials in due minuti e mezzo di pop rock nostalgico ed intimo.

Il singolo apre le porte al nuovo tour

Prima del drop di venerdì, ci avevano già dato un’anticipazione di ciò che si preannuncia essere un concept album. 11 case è stato, infatti, già più o meno svelato con l’uscita ad aprile di quest’anno con “stupido classico” e poi “fuori rotta“. Titoli che già ci parlavano del topic malinconico di una fase di vita in cui pugni sul cuore e la voglia di riuscita sono la vera rivalsa del gruppo.

Forse ho capito che il passante ero io
E non è vero che non è mai troppo tardi

Ma non sarà davvero troppo tardi per risalire: infatti, da l prossimo novembre avrà inizio il loro nuovo tour nei club con (non a caso) undici nuove tappe dove poter stringersi attorno ai rovere e sentirsi, tutti insieme, un po’ passanti.