Da Dissing a Missing è un attimo per Danti e Vacca

da | Lug 29, 2024 | Recensioni singoli

Il trend del dissing non risparmia nessuno, ma Danti e Vacca lo trasformano in chiave romantico/malinconica, regalandoci il loro nuovo singolo Missing.

Quest’anno possiamo codificarlo con un metro di misura universale: se da un lato l’estate si è aperta con la brat trend, l’inverno/primavera è stato saturo di barre coloratissime a colpi di dissing, tenendo tutto il mondo del rap internazionale col fiato sospeso. Già, perché chi si è perso il più discusso dissing di tutti i tempi tra Kendrick e Drake? Nessuno, e sicuramente non Vacca che di battle a colpi di rime ne sa qualcosa. Ma questa volta ha voluto sfruttare la wave cavalcandola a suo favore con Danti, facendo parlare di sé non per rancore ma per un altro tipo di sentimento: il rispetto amichevole. Infatti, giovedì 25 Luglio a mezzanotte, ci hanno sorpresi, droppando un nuovo pezzo al sapore di hit.

Danti e Vacca ancora insieme col nuovo singolo Missing

Noi volevamo cambiare il mondo quattro amici al bar / au revoir, tu hai deciso di comportarti da star/ mo ti vedo un po’ sciupato come Drake dopo Lamar.

Qui il main topic è l’amicizia. Tra il core dei Two Fingerz ed una delle pietre miliari del rap italiano, dando vita ad una nuova collab dal sound fresco, che un po’ sa di estate e che sicuramente sentiremo girare su tutte le frequenze. Commerciale? Sì, ma non ci dispiace nemmeno un po’. Funziona alla grande, perché nonostante i beat orecchiabili da radio, il testo e le rime rimangono sempre di alta qualità. Un pregio che, ad una penna con anni di esperienza come quella di Vacca, non è mai mancato.

Il gioco di parole dissing/missing è sfruttato con genialità.

Abbiamo avuto il feed così colmo per mesi che ormai è comune a tutto il pubblico, anche estraneo al concetto prettamente rap. Ed è stato utilizzato da Danti e Vacca per raccontare la bellezza dei legami, quelli solidi che rimangono nonostante il tempo e nonostante tutto.

Volevo farti una canzone di insulti e invece ho scoperto che mi manchi

Come la parafrasi di un testo poetico, entrambi si mettono a nudo nel brano, spogliandosi di timori e vergogna, versando “lacrime di cipolla di Tropea” per la malinconia ed i rimpianti dei tempi andati.  Quando fare rap era più semplice, quando tutto si giocava davanti ad un microfono e la parola era un segno di fiducia e rispetto.

Parola che, spesso, può aver ferito, allontanato ma è stata sempre autentica e, per questo, ha anche ricucito ferite. Quindi, cantano in chiusa, confessandosi faccia a faccia che:

Volevo farti un dissing ma ho scoperto che mi manchi e quindi è un missing.

Ancora non sai di cosa stiamo parlando? Ascolta con noi qui in anteprima, perché non diventi una Missing track.

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