È disponibile dal 31 maggio il nuovo singolo dell’artista classe ’04 centomilacarie, scritto insieme a Teseghella: quasi nuda è fuori su tutte le piattaforme musicali per Maciste Dischi.
Famoso per la sua collaborazione con MACE nel suo disco “MAYA” con la traccia “NON MI RICONOSCO” feat. Salmo, Simone si è recentemente esibito anche sul palco del MI AMI Festival ed è stato selezionato da Spotify Radar 2024, il programma globale che supporta gli artisti emergenti. La grinta è un suo elemento distintivo: Simone canta i suoi pensieri con un trasporto impetuoso. Libero da schemi mentali e ignorando qualsiasi regola, centomilacarie racconta con schiettezza e senza giri di parole la cruda realtà.
Seguendo l’onda di questo successo, ecco che quasi nuda si fa spazio nelle nostre playlist, contando più di 50mila riproduzioni in soli due giorni dalla sua pubblicazione. Un brano dall’impronta pop-rock e dal ritmo serrato ed affannoso che ricorda in parte la musica di Blanco, ma arricchita dal tocco di una delle penne più promettenti del panorama della musica indipendente.
Emozioni vivide in quasi nuda di centomilacarie
centomilacarie con la sua musica esprime i sentimenti tumultuosi di una generazione in bilico: la depressione e il senso di inadeguatezza di “NON MI RICONOSCO” lasciano spazio ad un tenero sentimento di amore adolescenziale. quasi nuda è infatti il ricordo in musica di una prima volta: una rivelazione intima ed intensa che l’artista ha deciso di donare ai suoi ascoltatori.
Ti facevi rossa, le lenzuola così bianche, semi di innocenza persi fra le tue ginocchia. E tu appassisci fra i miei denti, così pura, quasi nuda…
Ascoltando il brano, quasi si ha l’impressione di tornare adolescenti e rivivere le emozioni delle prime esperienze. L’agitazione, la realtà (quasi) mai all’altezza delle aspettative, l’impazienza. Riguardo il suo nuovo pezzo, centomilacarie spiega:
“quasi nuda è la storia della mia e della sua prima volta. Era un agosto torrido di tanti anni fa. Non riesco a dimenticare le grida dei tifosi che festeggiavano chissà quale partita nel bar sotto casa e la pasta che ci cucinammo dopo, nella cucina dei suoi genitori. Chi ha ascoltato questa canzone ci ha visto altro e penso che la musica sia magica pure per questo: ognuno ci vede quello che vuole.”
centomilacarie ha un dono: quello di riuscire a veicolare attraverso la sua musica emozioni travolgenti. E dopo aver dato voce all’amore “da ragazzini”, timido ed inesperto, Simone passa all’odio “dei grandi”. Fra lacrime e schiaffi, la storia d’amore dei due protagonisti sembra prendere una piega inaspettata. Delicato ma allo stesso tempo allusivo, Simone sceglie un linguaggio iconografico per disegnare immagini evocative ma allo stesso tempo concrete, in perfetto stile centomilacarie.
Le mie dita adesso cremisi, i tuoi versi così timidi e le tue ombre mi sembravano palazzi e le luci si spegnevano guardandoci.
Nonostante la carriera di Simone sia soltanto agli albori, sembra già promettere grandi soddisfazioni. Noi di Cromosomi siamo impazienti di scoprire gli ulteriori progetti che centomilacarie ha in serbo per noi!