Thoé festeggia il primo EP con il suo “Alter Echo”

da | Mag 30, 2024 | Recensioni album

Thoé ha presentato sul palco Jack Daniels del MI AMI, il suo primo EP, Alter Echo. Realizzato per Island Records/Universal Music Italia, contiene sei brani (inediti e non) prodotti da Faffa.

Presentato sul palco Jack Daniels al MI AMI, l’EP del cantante reggio-emiliano Thoé dal titolo Alter Echo, è disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 24 maggio.

Il primo extended play del giovane artista, realizzato per Island Records/Universal Music Italia, contiene sei brani, fra cui i già conosciuti “Fiori stanchi” e “Sinapsi“, tutti prodotti da Faffa.

Dopo essere stato menzionato fra gli artisti esordienti più interessanti del 2023, Thoé con Alter Echo posa il primo importante mattone per la sua carriera musicale. Si tratta di un lavoro dal forte impatto visual, in primo luogo se si fa riferimento all’illustrazione della copertina, curata nel dettaglio dalla 3D artist Vanessa Pagano.

Un EP dalle mille facce

Titolo, tracce e immagini si muovono all’unisono come coreografate da un’eco, un fil rouge che lega le varie dimensioni abitate da Thoé. L’EP racchiude, infatti, le molteplici traiettorie artistiche seguite dal cantautore, in uno stile complessivo dato da sfaccettature di black music, di pop più acceso, fino a brani in cui emerge un’estesa vocalità. In quest’ultimi si riflette il lato intimo ed autobiografico del progetto.

È un mix di cose, di affari d’amore.

La senti o no quella sensazione?

Non batte più da giorni il cuore,

ma sento ancora la sua pulsazione.

Thoé in Alter Echo: tra mito e pezzi di vita

La scelta del titolo dell’EP riprende questa natura poliedrica. Secondo la Metamorfosi di Ovidio, Eco era una ninfa della montagna avvezza al pettegolezzo. Proprio per questo motivo venne punita da Era, che le tolse l’uso della parola e la condannò a dover ripetere solo le ultime parole da lei udite. Costretta a vivere in quella condizione e non riuscendo a confessare il suo amore verso Narciso, si lasciò morire di fame. Venne, infine, trasformata in roccia dagli Dei.

Come un suono che riecheggia trasportato dal vento, noi pubblico riusciamo a riconoscere sofferenze e gioie vissute dall’artista. Momenti di vita che Thoé ha voluto condividere, in ogni strofa di Alter Echo.

Per parlarti di me servirebbe una stanza con del buio intorno,

una luce soffusa che mi dia una mano a segnare il contorno.

Per tutte quelle paure che ormai sono scuse da tenere infondo,

per tutte quelle volte in cui mi sento un peso e aspetto solo di

andare fuori controllo.

Tutti i brani di Thoé sono scaturiti dagli avvenimenti passati e presenti che hanno segnato la sua giovane vita. Momenti bui e di sconforto, difficoltà ad accettarsi e trovare il proprio posto nel mondo, tessere dei legami veri e puri. Sensazioni che ognuno di noi conosce e che permettono agli ascoltatori di avvicinarsi al progetto dell’artista e con lui empatizzare, ricordare, vivere.

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