“Inettitudine”: la metamorfosi di Rebecca Antonaci

da | Mag 16, 2024 | NUOVE PROPOSTE

Rebecca Antonaci, con la sua Inettitudine, ci prende per mano nel passaggio dall'adolescenza alla vita adulta mostrandoci come non si deve esserne spaventati, anzi incuriositi e desiderosi, mantenendo sempre un legame con i nostri ricordi. La dolce malinconia che ci accompagna e non affonda.

Inettitudine è il primo singolo di Rebecca Antonaci, rilasciato il 3 maggio per Honiro.

Rebecca è un’artista emergente conosciuta al pubblico come la protagonista di “Finalmente l’alba”, film diretto da Saverio Costanza e presentato al Festival del Cinema di Venezia 2023. Ha inoltre recitato in spot come Barilla e altre serie tv come “Non dirlo al mio capo”. Ha sempre avuto una passione per la musica che ha deciso di portare avanti.

Classe 2004, nasce a Viterbo e qui muove i primi passi nella sfera artista dal cinema, alla danza alla musica.

In particolare, nella scena musicale, ha fatto il suo debutto nel 2020 con il brano “Sui tetti di Roma”, fino ad arrivare al 2023, anno in cui pubblica il suo primo album “Morfina” scritto e composto da lei stessa, raccogliendo un notevole successo sulle piattaforme digitali di Spotify e Youtube.

Rebecca Antonaci ci descrive la sua Inettitudine

“Per chi si rifugia nel passato quando il presente sembra così scomodo ma, nonostante faccia un po’ paura, non smette di cercare un cambiamento nel futuro”

L’artista annuncia così il suo brano spiegandone fin da subito il significato

“Scritta in un periodo dove mi rifugiavo in vecchie foto per cercare di rivivere momenti di spensieratezza, bloccandomi in “castelli di ricordi”

Rincorrendo giorni fatti di fotografie

cicatrici ancora mie,

riguardando quei sorrisi che non sento più, sembra di tornare ancora lì

Inettitudine segna il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, una transizione inevitabile di cambiamento.

Il brano accompagna in questo viaggio; da una parte abbiamo la nostalgia per i giorni ormai andati in cui a volte ci si rifugia per cercare una sicurezza e una stabilità, dall’altro abbiamo la speranza per il futuro, l’ignoto che andremo ad affrontare che non spaventa ma in qualche modo affascina e incuriosisce.

L’intera canzone è un’oscillazione tra il cambiamento, la gioia per il futuro e la malinconia del passato.

Rebecca prepara le valigie di ricordi, sorrisi, emozioni ed è pronta a lasciare il suo porto sicuro

“e questa stanza non mi appartiene più,

queste pareti rosa mi bloccano”

Il tutto è condito da un sound leggero, felice e spensierato, caratteristico della musica di Rebecca Antonaci. Questo ukulele che accompagna la voce cristallina dell’artista crea un’atmosfera che suscita curiosità e incanta, come se fosse il racconto di una favola a lieto fine.

Rebecca Antonaci si distingue sempre più, delineando la sua personalità artistica in modo più nitido e muove i primi passi nel panorama italiano.

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