La notte del 3 Maggio ci regala un buon ascolto: è fuori Ossa Rotte, il nuovo singolo di Ariete. Un percorso complesso, che ha fatto tappa anche a Sanremo, non ha alcuna intenzione di frenarsi. La cantautrice è tornata a farsi sentire con una nuova canzone, che trascina in un’atmosfera di cupa nostalgia, dove quello che era amore finisce per diventare malattia. Non c’è altro da fare, se non indossare un velo sfumato di incertezza e lasciarsi trascinare dalla magia di questo brano.
Ossa rotte, l’amore che finisce: il messaggio di Ariete.
Il 2024 di Ariete è, di fatto, iniziato ora, a Maggio, dopo un periodo di stop, dove a parlare erano i pezzi precedenti ed il suo ultimo disco, La Notte, datato Settembre 2023. Quello che è uno dei massimi punti di forza della cantante si rivede anche in Ossa Rotte. L’amore che finisce è quasi una costante nei suoi brani più famosi, che si distinguono spesso per una dolce cupezza, un’incisività che non è semplice da abbinare ad un timbro di voce soffice, delicato.
Anche in questo brano, ciò che spezza le ossa è il momento in cui quel terribile amore cessa la sua esistenza. Da quell’istante, per tutto il periodo successivo, l’uomo si comprime, cercando di spostare la testa al di fuori della cupezza. Le Ossa Rotte però non si curano in fretta, la ferita resta profonda e la frattura ha bisogno di molto tempo per curarsi. Proprio la cura per la fine dell’amore è la disillusione, la mancanza di sentimento si trasforma in quel gelo che lascia in bilico, di cui parla Ariete.
Cento giorni di tempesta, la dolcezza nera di Ariete.
Proprio la delicatezza della melodia scelta dall’artista descrive perfettamente la scia di emozioni che circondano quel periodo di vuoto, dove la luce deve lasciare spazio all’incertezza.
Mille voci nella testa,
sento come fisarmoniche,
cento giorni di tempesta,
sai il mio nome ma non vedi che,
ho tutte le ossa rotte
Il caos e la volubilità sono una costante, l’esatto opposto del suono che sceglie Ariete. Il ritornello possiede una lieve carica maggiore, rispetto alle strofe che sembrano quasi una narrazione, il racconto dello sciogliersi di emozioni ingarbugliate, complesse. Le mille voci nella testa sono il fluttuare di pensieri, che non lasciano scampo nè via di fuga. L’unico modo per liberarsene è capirli, accettare che le ossa rotte prima o poi si ricostruiscono, forse diversa, spesso più forti.
Il 2024 di Ariete.
Ripresentarsi, con un nuovo singolo, al pubblico è sempre complesso. La scelta di Ariete per prendersi il suo spazio in questo 2024 è quella di seguire, anzi proseguire, ciò che aveva lasciato, sia a livello di genere che di stile musicale. Ossa Rotte da questo punto di vista è un’altra tappa in un percorso indie-pop che si sta solidificando, brano dopo brano. La protagonista dei suoi brani, insieme al senso di malinconia, è la voce, che senza il bisogno di strafare, sostiene una potenza comunicativa che è sempre molto importante.
Seppur non possiamo sapere quali sorprese aspettarci nel continuo di questa stagione musicale, possiamo goderci il nuovo singolo di Ariete, fuori ora: Ossa Rotte.