E’ la notte di venerdì 26 aprile, quando i Jassies decidono di trasportarci, con la loro musica, in posti lontani, con Calle Dos de Mayo. La band romana fa viaggiare con la mente chi fisicamente non può farlo, garantendo uno scorcio di mediterraneità anche a chi non riesce a prendersi una vacanza nemmeno dalla propria mente.
I Jassies sono una di quelle band strane, che subito non capisci. Ma appena ci pensi, ha tutto dannatamente senso.
Una musica con strumenti “classici”, sfruttati per restituire un sound latineggiante, vero, autentico. Lo spirito jazz traspare benissimo dalla base, così come dalle linee vocali melodiche di Manci. Dumi, invece, completa il tutto con delle barre decisamente fusion.
Calle Dos de Mayo ha veramente un respiro internazionale, infatti è stata scritta fra Italia, Spagna, Turchia e Tunisia. Certo, ci sono elementi familiari nel brano, ma anche molti esotici, come il cumino nell’aria. Non a caso, i Jassies hanno viaggiato parecchio negli ultimi tempi: lo scorso anno hanno suonato anche allo Sziget Festival.
Ma quello che i Jassies conoscono veramente è la persona, più in particolare l’altro.
In Calle Dos de Mayo, viene raccontato un amore appena sbocciato fra due persone. Nonostante la novità del sentimento e del legame, la relazione sembra già decisamente personale e intima. E’ una storia d’amore, sì, ma anche di erotismo sfrenato, che sa di spezie, di acqua di mare, di sudore, di incenso.
Un sound ricco, che rispecchia la pienezza del testo e l’esperienza di vita vissuta. I Jassies si sentono ormai a proprio agio con questo genere tutto loro, personalissimo, decisamente fusion. Uno stile per niente scontato, anzi. Decisamente una sorpresa, piacevolissima.