Noi siamo creatrici, creiamo la vita. Noi siamo la fertilità fatta persona, tutto quello che è dentro di noi può diventare veramente realtà!
Una conversazione al limite di una condivisione spirituale quella con Gaia, che in occasione dell’uscita del nuovo singolo Dea saffica si è svelata in un incontro intimo, che ha messo in luce la sua sensibilità.
Raccontaci di più sulla nascita di Dea Saffica.
Il brano ha un annetto e qualche mese, e sono in un momento della vita in cui ho bisogno di integrare i lati di me un po’ più scuri, anche le sonorità, sono sicuramente frutto di un cambio di rotta, che integra una parte un po’ più “della notte.
Dea Saffica è un grosso titolo, però è il mio personale modo di approcciare questa nuova fase.
La particolarità di questo confronto sta nella naturalezza con la quale ci siamo approcciati a dei temi molto personali, non una qualunque intervista promozionale, ma il donare parole importanti per sottolineare l’importanza dell’essere parte di un tutto più grande.
Quanto è importante per te ritagliarti dei momenti per te e cosa fai di solito in questo tempo?
Prima per me era più saltuario ritagliarmi dei momenti per me e per riconnettermi con l’universo e i miei poteri interiori. Adesso è diventato prioritario, ogni mattina faccio i miei momenti di respirazione e meditazione.
Sono molto legata al ciclo del cielo che tocca tutti, specialmente noi donne. Rientrare in questo ciclo mi ha dato modo di lavorare su di me, essere io che attraggo, non io che vado verso.
È stato commovente poter percepire l’umanità di quest’artista, la sua genuinità.
Quando mi sveglio la prima cosa che faccio è ringraziare che sono viva, sono aperta all’abbondanza e alla gratitudine. Dentro di noi l’universo interiore crea il nostro esterno. Se ci prendiamo cura della nostra salute mentale, del nostro spirito, allora anche fuori succedono i miracoli.
Un’importante sfumatura evidenziata ed affrontata con cura è stata quella del legame fisico con la natura, dell’affidarsi concretamente al potere del cosmo, e alla magia di un universo in grado di regalarci dei doni inestimabili, se lo si ascolta e ci si allinea con esso.
Noi siamo fatti di acqua, per questo anche sotto la doccia faccio le mie preghiere e le mie affermazioni, e mando via la negatività.
Respirare, in maniera consapevole, camminare per scaricare lo stress, ci sono tante piccole azioni che possono permetterci stare sulle giuste frequenze.
La risposta sta in noi, noi possiamo manifestare ciò che ci appartiene.
Gaia ha sul palco una forza e presenza scenica non indifferente, anzi restando in tema, è capace di imporsi e di farsi sentire al pari di una dea saffica.
Come ha influito questo modo di pensare sullo stare sul palco? Ti ha aiutato, ti senti più sicura?
Stare sul palco ti intimidisce molto, ti carica a manetta, ma al tempo stesso tutte le energie sono su di te. È un high altissimo, che bisogna imparare a bilanciare perché non tutti i momenti poi sono così.
Io ho trovato un modo per trasmutare le energie enormi del palco facendole diventare una carica, come un tubo che fa fluire le vibrazioni, e un’antenna che riesce a sintonizzarsi al momento giusto.
In una società dove sembri prioritario invece andare al massimo, performare, possedere, Gaia va controcorrente e rimarca la necessità di ascoltarsi, di dedicare attivamente del tempo alla propria anima, e la bellezza di questo tema sta anche nel legame con il concetto di donna.
Noi donne abbiamo un potere magico, che viene fuori nel momento in cui ci uniamo, nonostante la società patriarcale ci abbia insegnato a metterci contro, come delle amazzoni. Siamo tutte l’una lo specchio dell’altra, prima lo capiamo, prima riusciamo ad essere potenti.
Per chiudere il cerchio, e ritornare all’immagine di donna creatrice, abbiamo chiesto a Gaia quale sia la parte che la affascina di più dell’essere donna, e che consiglio darebbe alla versione più piccola di sé stessa.
C’è una consapevolezza nell’allinearsi con la luna, con il nostro ciclo, che ci rende in grado di sfruttare il nostro potere ed essere in grado di realizzare qualsiasi cosa desideriamo. Noi donne possiamo dar vita, esiste qualcosa di più grande?
Una donna consapevole è la rivoluzione più potente per una società patriarcale, e per questo il consiglio che darei è quello di ascoltare le proprie emozioni, leggerle e lasciarle andare. Ascoltare le emozioni, non reprimerle, non giudicarle, non dissociarsi per paura. Siamo le creature più forti e magiche che ci sono sulla terra.
L’aver vissuto un momento così vero, ascoltando con meraviglia e serenità delle parole così piene di vibrazioni positive, è stato un dono che Gaia ci ha fatto.
L’importanza della gratitudine verso la vita, così com’è, la necessità di sentirsi presenti nel qui ed ora, lo stupore nell’essere parte di un universo così grande e pieno di vita, non dovrebbero mai essere dati per scontati.
Dea Saffica è un elogio alla visione della donna come Venere e madre un tutto stupefacente.