Dopo il release di Mare Aperto, Mara Sattei torna con una nuova hit: TEMPO (all the things she said) è disponibile da venerdì 19 Aprile per Island Records/Universal Music.
Come intuibile dal titolo, il nuovo pezzo parte dal campionamento delle t.A.t.U. -duo russo attivo soprattutto negli anni 2000-, su cui Mara Sattei inserisce le sue strofe in maniera estremamente naturale: TEMPO (all the things she said) è il mashup di cui non sapevamo di aver bisogno!
Lo stile inconfondibile di Mara Sattei in TEMPO (all the things she said)
Il beat parla chiaro: la produzione del brano è stata affidata a thasup e DONA. Mara Sattei sfoggia con orgoglio una grande versatilità: mescolando l’urban all’elettronica, la tradizione all’innovazione, ha dato vita ad un pezzo grintoso e profondo.
La base è stata progettata appositamente per sposarsi egregiamente con il successo delle t.A.t.U., pubblicato nei primi anni 2000 e tornato in auge due anni fa grazie ai social. La penna dell’artista ha creato un testo capace di stimolare la mente ad abbracciare nuovi punti di vista. Insomma, TEMPO (all the things she said) ha proprio l’aria di essere il nuovo tormentone di Mara, dopo il successo avuto con i precedenti singoli pubblicati nel 2023, uno fra tutti Piango in discoteca!
Mara Sattei ci regala l’occasione di elaborare una riflessione sul ruolo che ha il tempo nella nostra vita
Due blocchi distinti -ma in fondo legati da un unico filo conduttore- scandiscono il brano. Da un lato il racconto di una storia che ferisce per colpa di parole pronunciate da altri e che la mente fa fatica a metabolizzare, dall’altro lo scorrere inesorabile ed angosciante del tempo.
Mentre grido non respiro e perdo tempo, […] mentre scrivo faccio schifo e perdo tempo
Due versi per cristallizzare all’istante una sensazione comune ai più: il sentirsi oppressi dal tempo che passa. Come se corressimo una continua maratona, continuiamo ad affannarci rincorrendo qualcosa che sembriamo non raggiungere mai. Il tempo diventa un nemico, ci soffoca. Viviamo una sorta di FOMO, ma più in grande: come se ci sentissimo costantemente in ritardo, come se il tempo scorresse rapido e noi avessimo la perenne sensazione di non sfruttarlo al meglio.
Nella società stacanovista e capitalistica in cui viviamo, siamo naturalmente portati a preoccuparci del tempo che passa e del modo in cui lo investiamo (anzi, lo sprechiamo). Impariamo presto a paragonarci ai nostri coetanei, convincendoci che le pietre miliari della vita siano omologate per tutti. Non appena le nostre esistenze non si allineano perfettamente a quelle degli altri, scatta la sensazione di inadeguatezza: è come se la vita ci sfuggisse dalle mani ogni secondo di più. Ad ogni ticchettio delle lancette, perdiamo il controllo di noi.
A proposito del brano, Mara Sattei spiega:
“Tempo è un brano che racconta la frenesia che a volte la vita ci porta ad avere. Correre sempre senza sapere bene dove si sta andando è un qualcosa che accomuna tantissime persone negli ultimi anni. Con questa canzone voglio raccontare l’importanza del tempo, il valore che ha fermarsi dando priorità alla propria essenza, senza perdersi nella ricerca costante di qualcosa che non c’è“
Come fare per fermare questa sensazione di oppressione che ci attanaglia quando la mente ci gioca brutti scherzi? Alla fine del brano, Mara sembra darci la soluzione:
Finché vivo non lo so, dove andrò
Il segreto per sconfiggere l’angoscia, è crogiolarsi nell’imprevedibilità della vita. Non sappiamo quale sia la nostra meta. La nostra destinazione non deve essere necessariamente uguale a quella di chi ci sta intorno. Ognuno di noi ha il proprio personalissimo momento -e modo- di fiorire. Nel frattempo, assaporiamo ogni momento.