A seguito di Logico e Favole, è disponibile dal 28 marzo Difendimi: terzo capitolo che chiude e dà il nome al primo Ep di Paola Pizzino, pubblicato con l’etichetta Macro Beats e distribuito da Artist First.
Se nei due singoli precedenti l’artista si confrontava con ciò che rimane a seguito di una relazione, mettendo nero su bianco la difficile necessità di imparare a lasciare andare una storia che non aveva più ragioni di esistere, Difendimi ricorda come quella storia debba essere anche conservata. Il risultato è una trilogia profonda e autentica, la cui intimità viene ampliata dalle versioni unplugged dei brani presenti nell’Ep.
Il delicato ricordo della fine in Difendimi di Paola Pizzino.
Il cercarsi, lo scoprirsi poco alla volta, le prime cene, la prima volta in cui una tua canzone diventa anche sua. Gli inizi sono sempre belli.
Ogni parola detta diventa centimetro in meno che separa, i ricordi raccontati di ognuno si trasformano in momenti da vivere e costruire insieme.
Si scopre l’altro e anche sé stessi. Pezzi di puzzle dimenticati in un angolo della confezione in cerca della forma complementare per poter uscire fuori.
Mentre la bellezza del principio di una relazione è universale e inconfutabile, la sua fine può assumere mille sfaccettature diverse.
Paola in Difendimi cerca nella fine la stessa delicata bellezza dell’inizio.
E dimmi che ogni tanto c’hai paura pure tu
Dimmi che c’è ancora un piatto in più sul tavolo
Dimmi che quel mostro non sei tu
E a tutti quegli amici che ti chiedono di me
Tu difendimi se parlano di me
Il racconto nudo e sincero di un cuore spogliato dall’orgoglio che lentamente prende consapevolezza della complicità che è esistita. Una complicità che anche se finita, ringrazia di aver vissuto.
In questo caso trattenere non è l’opposto di lasciare andare, ma diventa la sua premessa.
Se spesso si consiglia di resettare per poter andare avanti, Difendimi è l’invito all’accettazione e alla cura. Non strappare la pianta alla radice, ma continuare ad annaffiare lo stesso stelo per poter far crescere nuovi fiori.
Ascolterò la voce che rimane
L’ultimo bacio e poi ti lascio andare
Un brano intimo che diventa la chiave d’accesso alla fragilità di Paola. Ci si immagina l’artista seduta sul suo letto, con la chitarra in mano, mentre rivela sottovoce il segreto che sembra sfuggire a molti . Un monito a non lasciare che la cattiveria rovini, a difendere quello spazio di buono che è rimasto.
In un mondo usa e getta, dove ciò che è rotto viene immediatamente oscurato dal modello nuovo, difendimi ricorda l’incidenza delle relazioni. Connessioni, che anche se senza lieto fine, lasciano in noi residui che dobbiamo coltivare e non spazzare via.
Classe ’96, l’artista è fresca di selezione nella prima short-list di 1MNEXT: il contest per esibirsi al concertone del Primo Maggio di Roma. E dopo essere stata annunciata nel cartellone dell’anteprima pasquale del Color Fest, è pronta a rientrare in studio per lavorare ad un nuovo progetto che la porterà all’uscita del suo primo album ufficiale.