L’inizio della primavera ha portato, insieme ai pollini e ai colori brillanti, Temporali Estivi, il nuovo album di Cannella. L’artista in quota Honiro Label ha realizzato questo nuovo progetto musicale con undici tracce che raccontano una certa attitudine musicale pop e che, per temi, approccia in maniera decisa l’imprevedibilità della vita.
Temporali Estivi e gli imprevisti di Cannella
Il fulcro centrale dell’album è proprio questa sorta di narrazione in cui viene affrescata una tipica vita in cui i progetti futuri vengono sconquassati dall’imprevedibile, dal non programmato, dal destino. Ciò che arriva dopo diventa un’occasione da cogliere o, quantomeno, semplicemente da non subire in maniera passiva. Cannella ha una sensibilità notevole nel far capire questo concetto nelle sue undici canzoni.
“Temporali Estivi vuole raccontare quegli eventi inattesi che, alla fine, anche se non programmati, accettiamo per ciò che sono. In fondo, la vita è fatta di piani che decidiamo continuamente di infrangere.“
Questa ricorsività tematica è rintracciabile in maniera evidente nel disco. I primi due brani, Come un tramonto e Stadio, sono declinazioni semplici e intense di tutto questo discorso. Soprattutto la traccia numero due pone al centro, ad esempio, il tema dell’estraneità post-relazione, un processo non facilmente controllabile.
La fugacità di un momento è rappresentata da Capelli Neri, brano realizzato in collaborazione con Gemello.
Brano con un mood veramente magico. Il nucleo è questa storia di una notte tra una ragazza in visita a Roma e un autoctono. Capelli neri pone l’accento sugli strascichi che lascia dietro sé una storia così breve, ma così tanto piena da riempire di sensazioni chi la vive. Temporali Estivi è complessità reale con Rompicapo, ma anche sogni e fantasie irrealizzabili nel caso di Baci di sale. L’album di Cannella tocca vari aspetti molto molto elementari, ma non per questo non meritevoli di un ascolto o di attenzione. Sicuramente l’immagine è quella di un artista sincero, a cuore aperto, che vive la musica impregnandola di vita propria. Proprio in questo percorso di consapevolezza si inserisce Illumina, il secondo brano che presenta un featuring, questa volta con Peter White. Lo smarrimento e la condizione necessaria di ricerca del punto di riferimento sono le due intermittenze che si alternano in maniera ancestrale nel penultimo brano del disco.
Notre Dame chiude Temporali Estivi, canzone che rappresenta le persone che stanno ancora cercando un proprio posto nel mondo. Questa sintesi finale aiuta a comprendere un po’ di più l’artista.
Non è ben chiara la direzione di Cannella che strizza l’occhio a molte variegature musicali anche poco prossime tra loro. Questo non è un difetto, bensì un ottimo esercizio di stile che può scandire in maniera più o meno regolare i gradi di sensibilità di Cannella e di chi ascolta.