Svelando le fragilità dell’anima: il viaggio di Mr. Rain verso il “Pianeta di Miller”

da | Mar 1, 2024 | #Cromosomiintour, Recensioni album

Lo avevamo lasciato a Sanremo quasi un mese fa ormai, quando aveva calcato il palco dell’Ariston con la sua Due altalene. Mr. Rain torna con un album ricco di sorprese dal titolo Pianeta di Miller, per Warner Music Italy, in cui ci svela le fragilità dell’anima. In occasione dell’uscita del nuovo album, Mr. Rain ha […]

Lo avevamo lasciato a Sanremo quasi un mese fa ormai, quando aveva calcato il palco dell’Ariston con la sua Due altalene. Mr. Rain torna con un album ricco di sorprese dal titolo Pianeta di Miller, per Warner Music Italy, in cui ci svela le fragilità dell’anima.

In occasione dell’uscita del nuovo album, Mr. Rain ha invitato anche noi di Cromosomi al suo esclusivo realase party di Pianeta Miller in cui ci ha spoilerato alcune tracce del nuovo disco e ci ha fatti immergere in un’esperienza unica.

Lo Space Dreamers di piazza Beccaria a Milano, infatti, si è trasformato in un viaggio sulla navicella spaziale designata per il volo verso il pianeta di Miller. Dopo aver ricevuto un biglietto di sola andata per questa esperienza e aver indossato abiti rigorosamente silver, siamo partiti alla volta di questo misterioso pianeta.

Il viaggio è partito da una navicella con luci psichedeliche e con questo pensiero:

24 anni, 4 mesi, 8 giorni.

Qui, in questo angolo dell’universo, dove ogni istante si dilata come anni, il tempo diventa una riflessione tangibile. Posso scrutare l’andare delle lancette, percepire il silenzio assordante che c’è tra un rintocco e l’altro, assistere al mutare delle stagioni e constatare i cambiamenti nel mio viso e nei suoi tratti, ma dentro rimango lo stesso. In questo eterno presente, il passato è solo un’eco lontano, il futuro un’ombra che non posso ancora toccare. Eppure, è proprio in questa mancanza di controllo che mi sento prigioniero; intrappolato in un limbo di ricordi che sfumano progressivamente in un futuro che cerchiamo di governare.

Il mondo cambia, si evolve, mentre io resto qui, sospeso in un momento che si rifiuta di passare. Mi domando, cosa significa veramente vivere in un momento che non finisce mai? Forse è una benedizione, forse una maledizione. Cos’è che mi spaventa? Beh, temo di rendermi conto un giorno di aver attraversato la vita senza gustare le tappe, accumulando traguardi privi di emozioni autentiche. Ci sforziamo tutti di farci ascoltare da chi, proprio come noi, fatica a trovare il tempo per ascoltarsi. Forse non dovrei avere paura, forse devo solo essere parte di questo momento. Forse posso trovare la chiave per apprezzare ogni istante, ogni respiro. Perché in fondo, anche se non posso controllare il tempo, posso scegliere come viverlo.”

Attraverso diverse sale, trasformate appositamente per questo viaggio unico, abbiamo scoperto cos’è il Pianeta di Miller. È molto più di un semplice album per Mr. Rain; è un viaggio introspettivo attraverso mondi emotivi e universi sonori, con l’acqua come elemento centrale che riflette la sua connessione profonda con la pioggia e la natura stessa.

Proprio come il pianeta del titolo, formato interamente da acqua, l’album di Mr. Rain è immerso in un’atmosfera fluida e trasformativa. In questo disco, Mr. Rain ci porta in un’avventura personale e sincera, ispirata al film Interstellar, dove la percezione del tempo è diversa e il protagonista viaggia ad una velocità differente, un po’ più lenta.

Questo parallelo con il film si riflette nel desiderio di Mr. Rain all’interno di Pianeta Miller di assaporare ogni istante della vita, senza lasciarsi travolgere dalla frenesia del mondo esterno.

Un elemento distintivo dell’album, è la voce di Francesco Prando, doppiatore di Matthew McConaughey in Interstellar, che narra il concept del disco. Attraverso le sue parole, il cantante ci trasporta in un universo dove il tempo scorre diversamente e dove la paura di perdere il contatto con la propria essenza diventa tangibile.

In un mondo che cambia rapidamente, Mr. Rain ci invita a riflettere sulla bellezza e sulla fragilità della vita, spingendoci a godere di ogni istante e ad apprezzare le piccole gioie che ci circondano. Pianeta di Miller è un viaggio emozionale e intenso, che ci invita a esplorare le profondità dell’anima umana e a celebrare la bellezza del presente.

Verso il Pianeta di Miller

L’album, uscito a mezzanotte, conta 12 brani. Mattia ce ne presenta quattro da una piattaforma nel bel mezzo di una vasca di palline bianche. Accompagnato da console e chitarra, con una luna che scende dal cielo e un’atmosfera spaziale, ci immergiamo nelle sue fragilità, scoprendo il suo pianeta.

Ad aprire la strada c’è Due Altalene, il brano presentato a Sanremo 2024 che ci spiega come vincere le fragilità interiori solo imparando ad accettare le cadute. Segue Paura del buio che ci parla  del tema della crescita personale, affrontando la paura e il superamento delle sfide.

Mr. Rain riflette sulla gioventù e sulla percezione dei problemi, considerando la musica come un rifugio e un mezzo per affrontare le difficoltà. La presenza costante dell’altra persona rappresenta un sostegno e un conforto nell’affrontare le avversità. La volontà di andare avanti nonostante le difficoltà è un tema che riprende il brano . 

Non ho più paura del buio 

Anche se non ho niente 

Non pioverà per sempre 

Andiamo via 

Ti porto con me

La fine del mondo ft. Sangiovanni è il primo featuring dell’album, a dimostrazione della grande amicizia e stima reciproca tra i due artisti. Questo brano era già stato pubblicato lo scorso maggio ed è diventato uno dei brani più ascoltati di Mr. Rain. Il brano riflette sulla fugacità delle gioie della vita, come l’amore, contrapponendola alla minaccia imminente della fine del mondo. Tuttavia, nonostante la consapevolezza di questa minaccia, i protagonisti sembrano determinati a rimanere uniti e a “salvarsi insieme“.

Figli della notte era stata regalata ai fan durante il concerto al Forum di Assago. È una dedica speciale carica di forza e coraggio per chi cerca di restare la stessa persona tra le avversità. L’ultima volta è un brano intimo dedicato all’altra persona. Segue poi 23 anni, 4 mesi e 8 giorni che è lo skit con la voce di Francesco Prando che ci aveva aperto il viaggio. La sua preoccupazione principale sembra essere quella di non voler attraversare la vita senza apprezzare pienamente le esperienze e le emozioni che essa offre. Teme di accumulare traguardi privi di significato e di emozioni autentiche, preferendo invece vivere ogni istante con intensità e consapevolezza.

È poi la volta di Supereroi il brano di successo che Mr. Rain aveva presentato lo scorso anno durante il Festival 2023.

Un milione di notti ft. Clara è invece il secondo e ultimo featuring dell’album. La canzone era già stata pubblicata ad ottobre scorso e conta oltre 12 milioni di streaming su Spotify.

Immortali affronta la complessità delle relazioni umane, riconoscendo la capacità dell’uomo di autodistruggersi, ma anche la forza e la bellezza della connessione con un’altra persona.

Vite precedenti parla della complessità di incontrare persone significative nella vita. Mattia riflette sulle due persone importanti che si incontrano: una che rimane al fianco fisicamente, mentre l’altra è presente solo nei pensieri e nei ricordi.

Sempre un podi te ci presenta un profondo senso di dolore, disorientamento e lotta emotiva attraverso immagini evocative e sentimenti intensi. Si riflette sulla difficoltà di affrontare il cambiamento e accettare che le cose non torneranno mai come prima.

Outro conclude questo disco. Mr. Rain però ci ha assicurato che questo è solo l’inizio di nuovo viaggio.

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