“Domenica” con i Kaufman è nevrotica e alcolica

da | Feb 20, 2024 | Recensioni singoli

Domenica è il nuovo malinconico singolo con il quale i Kaufman sono ritornati a far parte delle principali playlist di indie italiano. Domenica è un pezzo che rimarca l’incessante loop del tempo, che blocca le nostre vite all’interno dei frame che scandiscono la nostra settimana. La Domenica è il giorno di stallo, quello in cui […]

Domenica è il nuovo malinconico singolo con il quale i Kaufman sono ritornati a far parte delle principali playlist di indie italiano.

Domenica è un pezzo che rimarca l’incessante loop del tempo, che blocca le nostre vite all’interno dei frame che scandiscono la nostra settimana.

La Domenica è il giorno di stallo, quello in cui si è perfettamente in bilico tra la foga del sabato e la solita routine che riparte dal lunedì. E’ proprio per questo che i Kaufman hanno deciso di fornirci un’intima riflessione di inadeguatezza che nasce proprio in quel giorno della settimana. Quest’ultima è fonte del loro essere incastonati in infinitesimi frammenti di tempo, sin troppo appuntiti per non riaprire i tagli delle loro sofferenze.

“Ci sono giorni che passano e ti tagliano come rasoi, altri che sembrano regalarti la felicità.  Ci sono lunedi blu, venerdi neri e notti in bianco. E mentre passano veloci come le nuvole d’inverno noi restiamo in bilico, appesi ai nostri sogni, alle nostre inadeguatezze. A volte, di sera, ci perdiamo solo per resistere a un altro maledetto lunedi. Per fortuna esistono le domeniche con il sole. Io sono metereopatico, lo so bene.”

Come suggeriscono gli stessi artisti, però, non sempre le domeniche sono fonte di riflessioni pesanti: potremmo, ad esempio, cogliere questi momenti di libertà per mettere in primo piano le nostre passioni.

E’ così che ci accorgiamo immediatamente di come una giornata possa essere nient’altro che frutto del momento personale che stiamo vivendo. Ogni avvenimento scatena un pensiero che è sintomo delle nostre paure più profonde, incontrollabili: è proprio questo ad incuterci timore. La variabilità delle nostre giornate, i piani che possono essere completamente cambiati da una giornata d’inverno, da una nuvola che copre il sole. Basta poco a far scattare un trigger, che a ruota porterà con sé delle immagini riflesse nella nostra mente che volevamo tenere nascoste ancora per un po’.

La gentilezza del brano, il quale ci racconta ogni singolo momento della settimana tipo, ci fornisce un racconto personale ed universale allo stesso tempo.

Si tratta infatti di sensazioni nelle quali è semplice ritrovarsi, ed è proprio questo a far sì che Domenica dei Kaufman si piazzi immediatamente nella nostra playlist.

E ogni giorno che viene

Mi sento un po’ di cadere

Anche questa volta i Kaufman sono riusciti a lasciarci qualcosa, ad entrarci dentro con un pezzo più che apprezzabile. Non ci resta, a questo punto, che sperare che la prossima Domenica vedremo il sole splendere, riuscendo così a lasciare che le nostre inquietudini, anche solo per un giorno, restino nascoste in un angolo della nostra anima.

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