Continua la 74esima edizione della kermesse. Nella seconda serata del Festival di Sanremo, Amadeus è stato affiancato da Giorgia, sulla nave Costa Smeralda si è esibito Bob Sinclar, mentre sul Suzuki Stage ha cantato Rosa Chemical.
A votare durante la seconda serata sono stati il pubblico da casa e le radio. Dopo aver dato i codici del televoto, il pubblico può esprimere le proprie preferenze dalla seconda alla quinta serata. Un po’ di più rispetto allo scorso anno, ma resta pur sempre un’incognita la modalità di classifica occulta di quest’anno.
Ad ogni modo, dopo aver ascoltato attentamente le prime esibizioni e condiviso le nostre prime impressioni, è giunto il momento di immergersi nelle valutazioni delle quindici performance della seconda serata del Festival di Sanremo.
Fred De Palma, Il cielo non ci vuole: 5
Ore 20:50, a salire sul palco è Ghali per presentare Fred De Palma. La canzone non c’aveva convinti già ieri per il testo (“Vorrei cancellare ogni frase di quello che scrivo”), le urla del cantante e la melodia dance. Dopo aver abbandonato le vibes reggaeton, al Festival porta una canzone d’amore che parla di un amore tossico, un po’ come la sua esibizione.
Renga e Nek, Pazzo di te: 5+
È la volta di Renga e Nek che per l’occasione sono stati presentati da La Sad. Il gruppo era vestito apposta in perfetto stile famiglia Addams. Il duo ha optato per una canzone tradizionale per celebrare un amore puro, distinguendosi così dai numerosi brani che trattano di relazioni tossiche. Questa scelta è rispettabile, ma il risultato finale non sembra essere particolarmente centrato. Per quanto riguarda l’esibizione dei due, non ci sono critiche da avanzare, meno emozione, ma quella è l’esperienza.
Alfa, Vai!: 5,5
Segue l’esibizione di Alfa, presentato da Mr. Rain. Dalla prima nota abbiamo notato una certa somiglianza con il brano “Run” degli One Republic. Che si tratti di plagio o no, non ci ha comunque convinti. Buona invece la ricerca di punti per il FantaSanremo.
Dargen D’Amico, Onda alta: 7-
Dopo averci lasciato senza parole con il suo abito pieno di orsetti ed essere risultato il cantante ad aver fatto più punti al FantaSanremo nella prima serata, Dargen viene presentato da Diodato. Il brano è efficace perché, oltre alla base ritmica incalzante, presenta un testo che richiede attenta considerazione, come il caldo tema dei migranti. Ha coinvolto in modo significativo tutto il teatro e gli spettatori da casa. Sicuramente ci riserverà dell’altro.
Il Volo, Capolavoro: 6-
Presentati da Rose Villain, ci riportano nel passato al secondo ascolto. Il podio per loro è ben lontano, ma le voci dei tre ragazzi scaldano il cuore di chi ascolta. Il brano in gara, però, non è quello giusto.
Gazzelle, Tutto qui: 7,5
Con gli immancabili occhiali da sole che ci fanno acquisire +5 punti al FantaSanremo, viene presentato dai Bnkr44. Il rappresentante del genere indie di questo Festival racconta di un amore ormai concluso, con una storia tipica della nostra generazione. È l’ideale per coloro che desiderano immergersi nei dolori di una relazione che non va come sperato, ma lascia ancora aperta la possibilità di tentare di salvarla. Tuttavia, il futuro rimane incerto. Gazzelle dimostra di essere credibile su quel prestigioso palco.
Emma, Apnea: 7-
Sale sul palco dopo essere stata presentata dai Santi Francesi. La melodia ci piace, ha colpito per la sua grinta e per la scelta di una canzone che ha tutto il potenziale per diventare un successo radiofonico.
Mahmood, Tuta gold: 8-
Segue l’esibizione di Mahmood, presentato da Alessandra Amoroso. Mahmood ha dimostrato ancora una volta di portare al Festival di Sanremo la canzone perfetta. Con un sound mediterraneo e un testo autobiografico, la sua Tuta gold emana un’aura da podio. Non a caso è nella top five anche nella seconda serata. È chiaro che il successo dopo il Festival è già segnato e la sua performance è stata molto più convincente, confermando il suo talento e il suo potenziale da protagonista sul palco dell’Ariston. Che si avveri il proverbio “non c’è due senza tre”?
Big Mama, La rabbia non ti basta: 6-
Il Tre annuncia la volta di Big Mama. Il brano con delle vibes alla “Cenere” di Lazza, non ci convince pienamente. Sicuramente un bel messaggio e la capacità di coinvolgere il pubblico del teatro, ma nulla di più.
The Kolors, Un ragazzo una ragazza: 6+
Angelina Mango ieri sera ha presentato il gruppo che ci ha fatto ballare per l’intera estate. Il brano in gara, privo di contenuti e abbastanza ripetitivo, sarà un successo radiofonico assicurato. Il ritornello ti entra in testa e non esce più.
Geolier, I p’ me, tu p’ te: 8-
Fiorella Mannoia presenta il re di Secondigliano. Sul palco dell’Ariston, per la prima volta, appare l’urban partenopeo e sul palco porta casa sua. La sua presenza a Sanremo è un momento significativo per la storia della kermesse. Piace al pubblico, piace alle nuove generazioni di ragazzi e il brano in gara è già il più ascoltato su Spotify.
Loredana Bertè, Pazza: 6,5
Sangiovanni visibilmente emozionato in questa nuova veste, presenta Loredana Bertè. Loredana dice di essere pazza di lei e questo lo avevamo già capito. Tra le piume, non scende le scale e fa perdere -5 punti a chi l’ha messa in squadra. Canta “non ho bisogno di chi mi perdona, io lo faccio da sola”. Piace al pubblico dell’Ariston che le dedica un’ovazione e alle vecchie generazioni.
Annalisa, Sinceramente: 7
Si susseguono ininterrottamente come un treno gli ultimi cantanti in gara. Annalisa viene presentata da Maninni. Dopo la polemica delle scale sì o scale no, concentrandoci sulla performance, possiamo dire che lei canta sempre bene e che la presenza sul palco non le manca. Ci sarà lei sul podio?
Irama, Tu no: 7-
I Ricchi e Poveri, rinati energicamente per questo Festival, salgono sul palco per presentare Irama. Il brano è nel suo solito stile, non è uscito dalla confort zone, ma d’altronde funziona quindi non poteva cambiare proprio stavolta. Conquista così il suo posto nella top 5.
Clara, Diamanti grezzi: 6
Presentata teatralmente dai Negramaro, Clara è l’ultima ad esibirsi. Ha dato un’interpretazione elegante e sicura sul palco del Festival di Sanremo, nonostante sia alla sua prima esperienza in questo contesto. Il suo background di vincitrice di Sanremo Giovani non ha certamente deluso, e ha dimostrato una maturità artistica che va oltre la sua giovane età. Porta un brano generazionale che, secondo la cantante, riesce a parlare a tutti, poiché affronta temi universali come l’imprevedibilità della vita e l’importanza di trarre insegnamenti dai fallimenti. Gli outfit ricordano molto i festival di Noemi, ma ci piacciono.
La serata si è conclusa prima del previsto con un cambio di classifica.
Il primo posto della seconda serata del Festival (ricordiamo tra i primi 15 che hanno cantato) viene conquistato da I p’ me, tu p’ te Geolier. Al secondo posto compare in classifica Tu no di Irama, seguito da Sinceramente di Annalisa. Al quarto posto c’è Pazza di Loredana Bertè e a chiudere la top 5 ci pensa Tuta gold di Mahmood.
Dopo le impressioni vissute nelle prime due serate, non vediamo l’ora di scoprire quali nuovi momenti ci riserverà il palco dell’Ariston nella terza serata del Festival di Sanremo.