Stai zitta e suona/Vino del sud: il medaglione personale di SHARI

da | Dic 12, 2023 | Recensioni singoli

Stai zitta e suona/Vino del sud sono i due nuovi brani di SHARI che completano l’EP Alice in Hell. Stai zitta e suona/Vino del sud concepiti come due ma sono uno. E’ su questa apparente dicotomia che si muovono i due brani dalla breve durata. Un minuto e ventinove il primo e un minuto e […]

Stai zitta e suona/Vino del sud sono i due nuovi brani di SHARI che completano l’EP Alice in Hell.

Stai zitta e suona/Vino del sud concepiti come due ma sono uno.

E’ su questa apparente dicotomia che si muovono i due brani dalla breve durata. Un minuto e ventinove il primo e un minuto e cinquantacinque il secondo danno l’impressione di essere due intensi, ma corti, squarci all’interno dell’EP. SHARI ha esaltato in questo medaglione le sue qualità canore e vocali. Stai zitta e suona è un pieno flusso di coscienza in cui si è completamente calati all’interno del mondo psicologico dell’artista. Un viaggio del tutto motivazionale fin dal titolo in cui i demoni convivono con un una forte e imponente vena artistica che, nel brano, prevale.

Questo è il brano che rovescia il lato esperienziale della canzone: non più l’ascoltatore che apprezza il prodotto, ma l’artista che mostra il processo artistico a chi ascolta. Esperimento interessante quello di SHARI, che dà una forte prova di maturità. Vino del sud è, invece, il lato edonistico dell’artista e della musica. Una concezione della musica che si appoggia al vino e alla sua essenza più primordiale e strumentale.

E’ chiaro qui il tentativo di regalare un gusto del tutto musicale a chi ascolta. Vino del sud nel tema è un concetto legato all’estetismo, all’eccesso e ad una poetica (se così può definirsi) molto romantica e adornata di sofismi tipici di una musicalità perduta e recuperata.

Il medaglione Stai zitta e suona/Vino del sud regala una nuova concezione di canzone.

Sicuramente non si può parlare di novità o di idea rivoluzionaria, ma SHARI ha mostrato sicuramente in maniera più forte la sua identità. Questa coppia non oppositiva non è un brano spezzato, bensì due anime di una stessa artista che coesistono.

La restituzione del reale in SHARI in questi due brani è veramente ossequiosa verso le proprie inclinazioni musicali e non verso il diktat del mercato. Il tentativo è sicuramente spregiudicato ma riuscito, nonostante si potesse curare di più la relazione tra i due brani. Bisogna, però, ricordare che SHARI è un’artista dal grande potenziale e deve passare obbligatoriamente da queste tortuose e impopolari tappe per affermare, ancor di più, il proprio timbro nel panorama musicale.

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