Ci avrei scommesso, il nuovo singolo di Fudasca

da | Nov 13, 2023 | Recensioni singoli

In un venerdì pieno di uscite, il 10 novembre 2023, non risalta l’uscita di Ci avrei scommesso, il nuovo singolo di Fudasca feat. Giuse The Lizia e Willie Peyote. Fudasca, produttore e songwriter romano conosciuto nel mondo per le sue collaborazioni internazionali, ci racconta i cocci di un cuore per un amore non ricambiato. Per […]

In un venerdì pieno di uscite, il 10 novembre 2023, non risalta l’uscita di Ci avrei scommesso, il nuovo singolo di Fudasca feat. Giuse The Lizia e Willie Peyote.

Fudasca, produttore e songwriter romano conosciuto nel mondo per le sue collaborazioni internazionali, ci racconta i cocci di un cuore per un amore non ricambiato. Per quelle fratture, sottili ma profonde, che sentiamo mentre si rompono desideri e aspettative. Ascoltando Ci avrei scommesso sembra quasi di vedere, stesi sul pavimento, i cocci di uno di quei vecchi piatti, dai bordi decorati e scoloriti, che erano nelle credenze dei nostri nonni. Forse non è un caso:

“Ispirato al cinema della Dolce Vita, e al neorealismo, dove si raccontava delle gioie e dolori delle persone comuni”

ha scritto Fudasca presentando il brano su Instagram.

Il concept della canzone è lo stesso di Lentiggini, uscita due anni fa. Quindi: un racconto di storie normali, di vite di tutti i giorni in giro per l’Italia. Se la storia è parlare con un amico, seduti al bancone di un pub, della fine di una relazione. Il luogo della storia, in Lentiggini era Roma, in Ci avrei scommesso è Bologna. Bologna fatta di portici, con i passanti e i loro pensieri. Bologna e i suoi locali, sempre pieni di storie da raccontare.

Fudasca ha scelto bene i nomi dei suoi compagni di racconto. Willie Peyote, che sicuramente è uno dei parolieri più riconosciuti nell’attuale panorama musicale, e Giuse The Lizia, il giovane rapper e cantautore tra i nuovi nomi più interessanti della scena italiana.

Tornando a quel piatto dei nostri nonni: ascoltando Ci avrei scommesso anche i suoni hanno vibes malinconiche e spiccatamente vintage, pur avendo attinto all’elettronica, all’hip-hop, e soprattutto al city pop giapponese. L’intenzione musicale della produzione è chiara fin dalle prime note: affermare il lo-fi in Italia.

E se volessimo immaginare che le caratteristiche stilistiche di questo genere di produzione, cioè l’udibilità delle imperfezioni di registrazione e la poca fedeltà del suono, siano non solo forma ma anche sostanza, non sbaglieremmo! Quando la storia da raccontare è quella imperfetta, di una persona imperfetta, in una città tutt’altro che perfetta, lo stile più realistico con cui farlo è sicuramente il lo-fi.

Forse è la somma di tutte queste cose, singolarmente azzeccate e di pregio, a fare del brano un risultato a bassa intensità. Ci avrei scommesso è un singolo indiscutibilmente bello ma non spicca.

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