I primi freddi, le prime malinconie, la depressione stagionale. Una sintesi di novembre non molto positiva, ma a noi viene in mente questo. E pazienza, dai, passerà anche questo.
Pazienza è proprio quello che ci consiglia Moeh nel suo nuovo singolo, uscito venerdì 3 novembre.
Respira. Inspira, espira. Le foglie cadono, il gelo entra nelle ossa. La pioggia ti schizza gli occhiali, l’ombrello si rompe. Ma fermati. Per tre minuti e cinquantaquattro secondi, non per troppo. Abbassa le spalle, chiudi gli occhi. Inspira, espira.
Moeh ci guida in questo esercizio di mindfullness, ricordandoci di essere buoni con noi stessi. Pretendiamo già un sacco da noi, siamo i giudici peggiori di noi stessi. Ma per questo tempo limitatissimo, scandito da un’eterea base elettronica e da una delicatissima batteria, concentriamoci su come stiamo ora, adesso, a prescindere da tutto.
Pazienza è anche cercare la pace interiore nei piccoli gesti quotidiani, quelli che solitamente manco notiamo.
Uno sguardo, un sorriso da parte di uno sconosciuto, una stretta di mano, un complimento da un amico, l’abbraccio di nostra madre o di nostro padre. Avvolti nelle coperte, di notte, quando ormai il giorno l’abbiamo lasciato alle spalle, ripensiamoci. Con un po’ di malinconia, sì, perché la storia che si ripete sempre è quella che non siamo veramente presenti nell’oggi. Siamo sempre proiettati altrove, a fianco di persone che non sono con noi, né fisicamente, né mentalmente. Però anche con un po’ di ritrovata pace.
Non tutto è una dichiarazione di guerra: il mondo sa anche regalarci dei momenti di tregua e, perché no, anche di autentica bellezza, se solo capiamo dove guardare.
Moeh con la sua Pazienza ci vuole ricordare proprio questo. E per farlo si fa accompagnare da un amico di sempre, LOULOULOU, che già abbiamo conosciuto nella discografia del giovanissimo cosentino. Anche questo è un matrimonio felice; noi di Cromosomi siamo sempre più curiosi di vedere dove ci porterà Moeh con i suoi prossimi pezzi.