Dopo ben sette anni dall’ultima data nel Bel Paese (ebbene sì, correva l’anno 2016, quindi all’incirca due vite fa), Ellie Goulding sceglie il Fabrique di Milano per l’unica data italiana del suo HIGHER THAN HEAVEN TOUR. L’artista classe 1986, punta di diamante del pop britannico da 8 miliardi di stream su Spotify, è pronta a un ritorno in grande stile.
Doveroso aprire una piccola parentesi sulla popstar di Burn e Love Me Like You Do.
Oltre alle hit, alle mega collaborazioni (Calvin Harris è stato indubbiamente la presenza fantasma del live, il suo “longtime collaborator”) e alle varie comparse nei grandi festival, c’è di più. Ellie è rimasta per un po’ di anni nell’ombra dei riflettori e il suo ultimo album Higher Than Heaven è proprio frutto degli ultimi anni vissuti, è frutto del lockdown, della maternità e dei cambiamenti che ha portato nella sua vita, della pressione esercitata sempre più spesso sugli artisti nel panorama musicale odierno, ma è anche l’esaltazione della musica come salvavita.
Date queste premesse, ci dirigiamo pieni di curiosità verso il Fabrique.
Raggiungere il club milanese all’ora di punta, con il maltempo e le coincidenze mancate dei mezzi è sempre un totoscommesse, ma eccoci qui, sfatti e contenti q.b.
Ciò che a primo impatto stupisce è senz’altro l’estrema eterogeneità del pubblico. Trovarsi di fianco una donna sulla quarantina e al tempo stesso un gruppo di amici palesemente nati dopo il 2000 è stata la cosa più naturale del mondo, complice sicuramente TikTok, che ha riportato in auge alcuni vecchi pezzi dell’artista. Ma ci arriviamo dopo.
21.21: La band minimal (composta da batteria e mixer), il gruppo di coriste/ballerine tuttofare e infine Ellie Goulding fanno il loro ingresso sul palco, seguiti da un forte boato di acclamazione.
Si parte subito con l’energica Better Man dal nuovo album. Ma è il secondo brano che dà il via alla festa di Ellie: nessuno riesce a non saltare sulle note di Outside (siamo stati catapultati direttamente nel 2014, ed è stato bellissimo, ma ci ha anche fatto riflettere).
Sulla stessa scia I Need Your Love e la più recente Miracle che trasformano il Fabrique in un club londinese, a suon di bassi e cassa dritta.
“Non ditelo a nessuno, ma siete il miglior pubblico finora“
Inizia così, timidamente, la chiacchierata tra Ellie e il pubblico. Un dialogo che man mano diventa sempre più intimo. La cantante ripercorre le varie tappe della sua carriera artistica con delicatezza e gratitudine per tutti coloro che l’hanno saputa pazientemente attendere.
“Non sai mai quando le canzoni vanno, quando no, e quando invece ritornano. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal fatto che un mio brano del 2010 sia tornato virale tra i più giovani, grazie a TikTok. Mi fa sorridere perché quando l’ho scritto ero davvero una cosetta piccola“
Parte così Starry Eyed, seguita da grandi classici come Anything Could Happen e Lights.
Un altro momento singolare del live è stata l’esibizione inedita di Your Song di Elton John con tanto di bandiera italiana adagiata sulle spalle. Niente da dire sulla sua voce, ipnotica come poche.
Si arriva presto alle ultime due canzoni (Love Me Like You Do e Burn), quelle che probabilmente hanno consacrato in maniera definitiva la popstar. Il pubblico vuole di più, il solito “se non metti l’ultima noi non ce ne andiamo” all’italiana. Ma, buona notizia: l’artista svela che tornerà in Italia il prossimo anno e che molto presto usciranno due nuovi pezzi. Doppia sorpresa.