Viliu è un artista poliedrico: a dimostrazione di ciò, il suo EP di esordio FINGER FOOD, un titolo che già suggerisce la compresenza di svariati ingredienti dai sapori dolceamari.
Pubblicato il 20 ottobre e composto da sei tracce, FINGER FOOD di Viliu si apre con un’intro che detta un mood stile samba, il quale si riconferma con la traccia parlante SAMBA PAZIENZA: il brano è un ottimo mix di idee e influenze poiché su ritmi sconfinatamente variegati la metrica rap si incastra in modo molto valido e credibile.
Le influenze riconoscibili fin qui farebbero pensare a SALMO e perché no, a Fabri Fibra, ma le melodie strizzano l’occhio effettivamente anche al grande cantautorato italiano.
Proseguendo nell’ascolto di questo EP ci si imbatte in una traccia per cui l’artista ha dato il proprio nome, per inaugurare il nuovo percorso artistico. Il brano e sfrontato, caratterizzato da linee di basso quasi disorientanti e che tratta del senso della ricerca del piacere, spesso sostituente la ricerca della felicità.
Riflessivo quanto sfacciato, FINGER FOOD è un prodotto discografico peculiare nel presentare sapori agrodolci con note anche più difficili da digerire: il brano VORRESTI MAI è troppo pop, troppo retro, ma mescolato agli altri, rientra in un contesto di credibilità.
ULTIMO FIORE è invece la più degna conclusione di questo viaggio sonoro, gastronomico-musicale, tra assaggi di cantautorato e punte di R&B: quest’ultima traccia è ipnotica.
Ascoltare questo EP è quindi come assaggiare qualcosa di estremamente gradevole, volerne sempre di più ma poi accorgersi che bisogna fermarsi a prendere fiato per sentire meglio ciascun sapore.
Con un EP multistrato, Viliu cerca di far conoscere varie sue sfaccettature stilistiche e questo approccio è apprezzabile quanto adeguato ad una release d’esordio.
Per i suoi prossimi progetti ci auguriamo che possa optare per una maggiore organicità senza rinunciare alle proprie naturali inclinazioni all’eclettismo.