Disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 13 ottobre, Questa pelle è il nuovo disco della cantante thienese. Attraverso le sette tracks, Eva Pevarello ci invita ad immergerci dentro al suo mondo, fatto di antichi richiami gitani e mature consapevolezze.
Vi racconto la nuova me
Questa pelle è il primo tratto di strada della mia verità. Spero possa somigliarvi e diventare parte anche della vostra.
È con il brano omonimo che si apre questo viaggio verso la verità di Eva. Quella che ritroviamo, è molto distante dalla cantante che abbiamo imparato a conoscere nel 2016, quando emozionata e un po’ insicura, ma indubbiamente già con una marcia in più, strappa ai giudici di X Factor quattro sì.
La sensazione che si prova, ascoltando questo nuovo progetto, è la stessa di quando per strada si incrocia una compagna di classe delle medie, persa di vista per anni, e che ora è visibilmente cresciuta, mantenendo però intatti i lineamenti, il portamento, le espressioni.
Prima ancora dei Måneskin, il cuore di Agnelli era di Eva
Thienese di residenza, nomade d’origine, tatuatrice di professione, Eva Pevarello ha vissuto la sua infanzia girando vari paesi per seguire il luna park di gestione familiare. La musica ce l’ha nel sangue, le scorre nelle vene e questo viene subito notato da Manuel Agnelli, che la vuole nella sua scuderia ad X Factor 10.
Approda così nel panorama della musica italiana, classificandosi terza al talent e partecipando poi a Sanremo fra le Nuove Proposte. Voce vibrante e calda, chioma di un rosso vivo dal taglio punk e un corpo sottile ricoperto, come una tela, di una miriade di tattoo colorati.
Eva ha la capacità di emozionare ed emozionarsi, e questo al pubblico piace, così come a molti colleghi, che la invitano ad aprire i propri concerti o a collaborare sul palco.
Da Carmen Consoli, di cui ha aperto dieci date, a Max Gazzè e gli Afterhours: grazie alla sua versatilità si è esibita in diversi festival musicali, come il MiAmi di Milano, l’Home Festival di Treviso e Collisioni a Barolo, nonché alla data di Franco Battiato a Suoni di Marca esibendosi con il chitarrista Vittorio Conte.
Nel frattempo non ha mai smesso di pubblicare i propri brani, cercando di costruirsi un’identità musicale sufficientemente forte da sopravvivere alla dinamicità del mercato. Dopo aver conquistato piccoli e grandi risultati Eva Pevarello decide di trasferirsi a Roma, a pochi mesi dallo scoppio della pandemia di Covid.
Stare “Da soli qui” è stato tosto, ma utilissimo per capire quale fosse la direzione più giusta
Nel dicembre 2020 pubblica un brano inedito scritto con il padre in sinto, Tine Mal, che oggi fa parte della tracklist. È proprio attraverso l’utilizzo della sua lingua natale che Eva fa convergere il suo desiderio di libertà e di necessità di uscire dai canoni prestabiliti non solo dal mercato musicale, ma anche dal mondo stesso.
In quanto autrice e produttrice di questo lavoro, Pevarello trova nella musica la massima espressione di sé, una casa accogliente costruita tra influenze elettroniche, psichedeliche e black, dove potersi spogliare delle insicurezze e danzarci assieme.
L’uscita dell’album venne anticipata dalla pubblicazione, il 22 settembre, dell’unico feat presente nel progetto: U Carea. Queste due parole, in sinto, significano “Cosa fai?” e rappresentano una sorta di mantra, un motore che ha spinto l’artista a trovare la propria rotta, perché no, anche facendosi sostenere da uno che invece la sua strada l’ha trovata da un bel po’ di tempo. Si tratta di Danno, rapper dei Colle Der Fomento. Grintoso e struggente allo stesso tempo, il pezzo fonde la cultura street al suono urban creando un’interazione fra due universi.
Non posso cambiare il modo in cui ti senti
Ma posso stringerti le braccia al collo
Se solo ti stendessi qui
A dimenticare il mondo
Questa pelle è, come la pelle di tutti noi, il risultato di contaminazioni, di esperienze, di influenze, di incontri, di scontri. Questa pelle è, nel suo essere ibrida, unica e speciale.